Gli spagnoli dell'Erasmus+

. Inserito in Sanità

Il successo della presenza dei soccorritori spagnoli nella Misericordia di Arezzo. Il senso di una collaborazione che non conosce barriere culturali. La crescita e la soddisfazione reciproche. Perché la solidarietà non ha confini.

È giunto quasi a compimento il rispettivo periodo di permanenza presso la Misericordia di Arezzo di tre giovani studenti spagnoli che, nell’ambito degli accordi in atto con i loro istituti di provenienza secondo il progetto Erasmus+, sono venuti a impiegare un lasso di tempo tra le quattro e le nove settimane circa in qualità di soccorritori nelle ambulanze d’emergenza della Confraternita.

Si tratta di Alicia Moreno Galdón, dall’Istituto Tomás Ruíz Sardón-Principal Educational Centre; Sergio Torres Gomez e Iker Martinez Tornero, entrambi provenienti dall’Istituto Ies Diego Torrente Pérez. (Si tratta di istituti di scuola superiore che preparano specificamente al diploma d’abilitazione di “tecnico del soccorso” – n.d.r.)

Nell’intervista dal vivo che potete rivedere sui nostri social, tutti e tre praticamente all’unisono si sono dichiarati non solo «molto soddisfatti dell’esperienza vissuta dal punto di vista tecnico, ma anche entusiasti dell’accoglienza ricevuta sotto il profilo umano». Una combinazione di valori che «li ha fatti sentire parte di una famiglia» e «ha dato loro l’opportunità di provare in prima persona tutti i servizi» nonché ogni genere d’esperienza nel soccorso d’emergenza ma anche nell’assistenza socio-sanitaria.

La Misericordia di Arezzo – va ricordato – aveva già una tradizione nell’accogliere studenti spagnoli del progetto Erasmus+ ma, dopo l’inevitabile sospensione del periodo Covid, la ripresa di queste esperienze era stata sporadica e, sebbene il flusso di operatori spagnoli fosse ricominciato già, questa è la prima volta che si registra di nuovo una partecipazione così articolata e integrata di ben tre operatori in contemporanea. Un segno esso stesso di speranza per il futuro.

Nel frattempo la Misericordia di Arezzo tutta – i cui operatori naturalmente contraccambiano gli apprezzamenti ricevuti dai tre giovani spagnoli e accolgono la crescita professionale derivante da un interscambio culturale così spontaneo – ringrazia di cuore e saluta i tre studenti, i loro insegnanti e i rispettivi istituti di provenienza.

(In foto, i tre studenti spagnoli insieme al Rettore Comandante della Compagnia Attiva Sara Duchi e al soccorritore volontario della Misericordia di Arezzo Maria Josè Canal che ha fatto da “interprete simultanea” per l’informale chiacchierata precedente la cena dell’arrivederci).    

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Romano Barluzzi

Romano Barluzzi

Highlander dalle molte vite, tra cui ne spiccano due - da tecnico sociosanitario e da istruttore subacqueo - coltivo con inguaribile curiosità la passione per i mestieri più a rischio d'estinguersi, perciò mi ostino a fare il giornalista.