Arezzo, l'ospedale che verrà presentato in Confindustria

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Un ospedale 2.0 più efficiente e più confortevole. Arezzo ha diritto ad un ospedale dell'era moderna. Efficientamento energetico, adeguamento antincendio e antisismico. E poi Hospice, centro autismo, due case della comunità, ospedale di comunità, Cot.

«Daremo ad Arezzo un Ospedale efficiente e ad alte prestazioni con i vincoli e le risorse che abbiamo. Il San Donato ha ancora molto da dare seppure mostri qualche segno del tempo». Ha esordito così il direttore generale della Asl Toscana sudest, Antonio D'Urso, all'incontro promosso ieri pomeriggio nella sede di via Roma ad Arezzo di Confindustria Toscana Sud alla presenza dei propri associati.

«Questo è un momento storico perché sono arrivate risorse ex articolo 20 e PNRR. - prosegue - Noi avevamo due alternative: o lasciare il San Donato così com’è oppure usare questi soldi e integrarli per permettere al San Donato di avere una seconda vita (ed è quello che abbiamo scelto di fare) anche se esistono dei vincoli strutturali non modificabili. Ad esempio la Terapia intensiva collocata nell’anello interno dell’ospedale è un vincolo perché, vista l'ampia e complessa strumentazione di cui è dotata, non possiamo pensare di spostarla come si sposta un qualunque altro reparto».
«Il punto di debolezza di questo progetto - prosegue D'Urso - è la necessità di rispettare alcuni vincoli strutturali preesistenti: sono un vincolo le pareti tonde, i lunghi corridoi. Vincoli di sistema che cercheremo di ottimizzare e di evitare nelle nuove parti che andremo a costruire.Vogliamo proiettare il San Donato nel futuro». «Ci piacerebbe avere un ospedale completamente nuovo? Si – dice ancora il direttore generale -. Un ospedale andrebbe ricostruito ogni 20 anni per rispondere ai nuovi bisogni di salute con un'organizzazione degli spazi che rispetti i modelli clinici assistenziali.
Oggi costruiamo ospedali lean e compatti con piastre di servizio ampie e reparti di degenza piccoli: gli ospedali vecchi hanno, invece, piastre di servizio piccole e degenze ampie».

«Dobbiamo tenere presente che gli ospedali sono cambiati e la gran parte di quelli che vediamo oggi, come l'Ospedale San Donato – aggiunge - hanno una concezione che risale agli anni Sessanta. Quindi gli ospedali sono oggetti che si deteriorano rapidamente, e Arezzo ha bisogno di un Ospedale che risponda alle esigenze di oggi. La strada percorribile ora, con i finanziamenti a disposizione, è un Ospedale rinnovato. Un nuovo Ospedale non lo immagineremmo nel centro città, non lo immagineremmo lì. Personalmente  ho inaugurato tre nuovi ospedali a Prato, Grosseto e Lucca: certo che vorrei inaugurare anche il Nuovo San Donato di Arezzo, ma nella situazione attuale, doterò comunque la città di Arezzo del miglior Ospedale che possa avere. Un ospedale 2.0 più efficiente e più confortevole. Arezzo ha diritto ad un ospedale dell'era moderna».

«La ristrutturazione del San Donato - spiega Simona Dei, direttrice sanitaria Asl Toscana sudest- permetterà di avere un percorso più lineare e più immediato, con nuovi spazi, nuovi percorsi più diretti e più rapidi per una maggiore sicurezza dei pazienti con la separazione dei percorsi fra gli esterni e i degenti. La riorganizzazione porterà ad avere un’ala per le visite specialistiche con supporto amministrativo e specialistico per facilitare i pazienti».
«Sono previsti inoltre - aggiunge Dei - adeguamenti antisismici per rendere il San Donato sempre più sicuro».

Quindi la parola è passata alla direttrice amministrativa Antonella Valeri che ha illustrato dati e numeri degli interventi, finanziamenti ottenuti e da ottenere. Illustra gli interventi per ottenere l'efficientamento energetico con risparmio di risorse economiche (i costi sono passati da 15 milioni a 45 milioni). «Abbiamo la sfida dell'adeguamento antincendio – spiega Valeri - per il quale abbiamo già ottenuto 3 milioni di euro e ne chiederemo altri 10. Abbiamo ottenuto già 17 ml per l'adeguamento antisismico». Quindi illustra le i lavori in corso e quelli da fare: hospice, il centro autismo da terminare entro il 2023, due case della comunità, l'ospedale di comunità presso il San Donato, il Cot da costruire ex novo. «Il nostro impegno è massimo» conclude la direttrice amministrativa.

«Siamo rimasti molto soddisfatti dell'incontro con i vertici della ASL TOSCANA SUD EST per la presentazione del progetto del nuovo Ospedale San Donato - dice Fabrizio Bernini, Presidente di Confindustria Toscana Sud - abbiamo trovato grande disponibilità dei Direttori, che ci hanno illustrato con accuratezza i dettagli di un grande progetto per la costruzione di un ospedale moderno, all'avanguardia, la cui realizzazione andrà ad aumentare il valore del nostro e sarà di beneficio per tutta la comunità».

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