Piano regionale per la non autosufficienza, ad Arezzo la giornata di concertazione tra Regione e Asl Tse

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La Asl Toscana sud est ha ospitato questa mattina presso l'Auditorium Pieraccini dell'Ospedale San Donato di Arezzo l'incontro programmato da Regione Toscana per la condivisione delle principali misure previste dal futuro Piano regionale per la non autosufficienza, attualmente in fase di predisposizione. Ad illustrarlo l'Assessora alle politiche sociali Serena Spinelli.

L’iniziativa a cui hanno partecipato rappresentanti dell'Azienda Sanitaria, enti locali, zone distretto, società della salute è stata aperta dal Direttore generale Antonio D'Urso che ha ricordato quanto sia importante l'attuazione di queste misure nell'ottica della presa in carico a 360 gradi della persona non autosufficiente sia da un punto di vista sanitario che sociale, misure che andranno ad integrarsi con le azioni previste dal DM77 che mette al centro al centro l'assistenza territoriale. Un saluto inaugurale è stato fatto anche dal neo presidente della Conferenza Aziendale dei Sindaci Giuseppe Gugliotti.
Ad illustrare il Piano sono state Serena Spinelli, Assessora regionale alle politiche sociali, e Barbara Trambusti, dirigente della Direzione Sanità, welfare e coesione sociale.
Il Piano nazionale per la non autosufficienza – ha spiegato l’Assessora - prevede per Toscana 180 milioni nel prossimo triennio. Saranno ripartiti tra i nostri 28 ambiti territoriali sociosanitari e destinati ai percorsi rivolti a persone anziane e con gravi disabilità. 
In questa fase stiamo predisponendo il relativo Piano regionale e vogliamo farlo in maniera condivisa e partecipata con i vari attori regionali e con i territori. È la struttura stessa del Piano, infatti, che richiede sempre di più una relazione forte tra gli enti locali, le Asl e il ruolo di programmazione della Regione”.  
La volontà – sono ancora parole di Serena Spinelli - è quella di rafforzare gli strumenti a disposizione dei territori per migliorare la capacità di una risposta sociale e sanitaria integrata, di garantire percorsi chiari e certi, tenendo insieme i bisogni e i diritti delle persone. Tra le altre cose il Piano prevede, infatti, anche l'importante possibilità di assunzione di assistenti sociali. E tutto questo chiaramente si inquadra nel lavoro di riorganizzazione territoriale in corso per il recepimento del DM77. Quello che dobbiamo fare è continuare a lavorare tutti insieme, perché è così che possiamo migliorare la nostra capacità di prenderci cura e di inclusione delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie".
La sinergia tra l'adozione del Piano non autosufficienza nazionale e il DM 77 - ha commentato il Direttore dei Servizi sociali della Asl Tse Patrizia Castellucci - insieme all'assunzione di personale annunciata stamani dall'assessora, consentiranno la riorganizzazione e la semplificazione del sistema di accesso ai servizi e la graduale attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) per le persone anziane non autosufficienti e le persone con disabilità. I Punti Unici di Accesso (PUA) saranno collocati nelle case di Comunità e attraverso le unità di valutazione multidisciplinari sarà garantita la presa in carico dei bisogni complessi delle persone con maggiori fragilità: sarà così possibile raggiungere una integrazione socio-sanitaria vera, requisito imprescindibile per qualificare l'offerta dei servizi e garantire dignità e inclusione della persona non autosufficiente”.

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