Le Farmacie sono le nuove “macchine territoriali della salute”

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La delegazione aretina all’Assemblea nazione di Federfarma: le richieste al mondo politico in vista del voto. Giotti: "occorre dare piena attuazione alla Farmacia dei Servizi per non disperdere la grande esperienza acquisita durante la pandemia"

Le farmacie formano una grande “macchina della salute”, un apparato professionale efficiente e di prossimità con i cittadini anche nelle aree disagiate, nei piccoli Comuni, dove operano le farmacie rurali: con l’emergenza Covid la farmacia si è di fatto definitivamente trasformata in un centro sanitario di servizi dove non si va più solo per acquistare farmaci.

E dall’Assemblea di Federfarma -  una partecipatissima due giorni tenuta al Sistina di Roma giovedì 14 per la parte pubblica e venerdì 15 per quella privata -  è emerso con evidenza, come spiegato  dal Presidente di Federfarma Arezzo Roberto Giotti  - che ha guidato la nutrita delegazione aretina che ha partecipato all’evento -   che “col passaggio alla gestione dei tamponi e dei vaccini, la Farmacia si è rivelata ancora di più un presidio essenziale, indispensabile ed insostituibile del Servizio Sanitario e con grandi potenzialità di sviluppo. La farmacia è quindi ora un avamposto sanitario di prossimità del SSN, un luogo dove si può costruire la fiducia tra Cittadino e Sanità territoriale”.

L’Assemblea ha visto Federfarma proporre alle forze politiche -  i cui esponenti di spicco, oltre al Ministro Speranza, erano presenti in sala o hanno partecipato in video – gli obiettivi di sviluppo del settore che sono: piena attuazione e strutturazione della farmacia dei Servizi, rinnovo della Convenzione Nazionale, un nuovo modello di remunerazione e nuove norme per rendere competitiva la Farmacia indipendente nei confronti di quelle gestite da gruppi finanziari. Sono di fatto queste le principali richieste portate all’attenzione del mondo politico.

“I Titolari di Farmacia privata -  ha spiegato ancora il presidente Giotti   - chiedono che sia data continuità a quanto avvenuto negli ultimi anni, e che non venga perduto il patrimonio prezioso di esperienza e professionalità del farmacista, che vogliamo che resti messo a disposizione dei cittadini, dei pazienti, e che anzi venga valorizzato per le grandi potenzialità che mostra per la riorganizzazione della Sanità territoriale”.

Di fatto negli anni la farmacia “ha affiancato – conclude Giotti - all’alimentata attività di dispensazione dei farmaci anche molteplici nuovi servizi: analisi sangue-urine, effettuazioni di screening per alcune malattie metaboliche (diabete, ipertensione, etc.) e tumori, prenotazione di visite specialistiche ed esami tramite CUP, somministrazione di vaccini anti-covid19, dei vaccini antinfluenzali e dei test diagnostici, tamponi covid nasali e salivari e prestazioni di telemedicina (ECG, Holter cardiaco e pressorio, spirometria) come previsto proprio dal modello della “Farmacia dei Servizi” delineato già dal Decreto Legislativo 153/2009,  al quale va data assolutamente al più presto piena attuazione”.

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