Gazebo screening test Covid delle farmacie del centro, Federfarma: "No alla chiusura per Saracino e Antiquaria"

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Lunedì scorso Federfarma ha inviato una lettera alle autorità cittadine di Arezzo con la quale chiedeva che i gazebo screening test delle farmacie del centro storico non venissero chiusi in occasione del Saracino e della Fiera Antiquaria. Quest'ultima lettera, così come quella inviata a luglio, non ha ancora avuto risposta, dicono da Federfarma. La proposta adesso è quella di posticipare la data dello smontaggio dei gazebo da sabato 28 agosto a venerdì 3 settembre.

“Facendo seguito alla nostra precedente richiesta, vista l’impossibilità della permanenza dei gazebo delle Farmacie del Centro Storico, si chiede in alternativa la possibilità di procrastinare la data dello smontaggio degli stessi dal 28 agosto al 3 settembre per permettere alle Farmacie di soddisfare le numerose richieste di effettuazione di tamponi antigenici e test sierologici in questo particolare momento della pandemia”.
E’ questo il contenuto di una lettera ufficiale, alla quale al momento non è stata data risposta, che Federfarma Arezzo, a firma del suo presidente Roberto Giotti, ha inviato lunedì scorso al Vicesindaco Lucia Tanti e all’Assessore Simone Cherici “con l’obiettivo – spiega Giotti in rappresentanza delle Farmacie private di Arezzo  -  di limitare al massimo di sicuramente gravissimi danni sanitari che la decisione di chiudere i Gazebo delle farmacie del centro storico di Arezzo in vista della celebrazione della Giostra del Saracino - celebrazione che ovviamente riaccogliamo con grande gioia – finiranno sicuramente per portare in un momento in cui la somministrazione di vaccini e tamponi, viste le urgenze legate anche al Greenpass, è in una fase assolutamente decisiva”.
Questa lettera, che cerca di limitare i danni per le farmacie del centro e soprattutto per i cittadini e per i turisti chiamati da Giostra e Fiera dell’Antiquariato, è successiva alla precedente Lettera ufficiale, mandata addirittura ai primi di luglio, sempre senza successivo riscontro istituzionale, che era stata indirizzata al Sindaco Ghinelli, al Vicesindaco, e al Comandante della Municipale Poponcini.
La missiva era partita a seguito del fatto che le Farmacie del centro storico di Arezzo,  Romanelli, Merelli, Centrale e Al Corso, erano state contattate da agenti della polizia municipale “che hanno rappresentato l’intenzione e l’esigenza dell’Amministrazione Comunale di far smontare i gazebo autorizzati di screening test-Covid 19 delle rispettive Farmacie in occasione della fiera mensile dell’antiquariato, cioè di ogni prima domenica e sabato del mese, nonché in occasione della prossima giostra del Saracino a settembre”.
Nel testo di questa lettera il presidente Giotti ha chiesto alle istituzioni cittadine, per ora anche qui senza risposta, di riflettere “sull’importanza professionale del sistemico tracciamento territoriale pandemico con migliaia di test che è stato e continua ad essere effettuato dalle suddette Farmacie indispensabile ed insostituibile nell’attuale e futura fase di varianti nei confronti non solo della popolazione comunale e territoriale aretina, ma anche dei turisti nazionali e stranieri che sicuramente visiteranno la nostra città e provincia con inevitabili numerosi e ripetuti assembramenti senza obbligo della mascherina  all’aperto e con una campagna vaccinale in svolgimento con percentuali ancora lontane dall’immunità di gregge”.
La lettera chiedeva quindi, per le motivazioni e considerazioni portate, “di confermare l’istallazione dei gazebo delle Farmacie del centro storico anche in occasione delle giornate della Fiera dell’Antiquariato e della Giostra del Saracino senza pretesa di costosi e inutili smontaggi e rimontaggi periodici degli stessi”.

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