Gatto con Lyssavirus: screening su colonia di pipistrelli ad Arezzo. Tecnici da Padova per le catture Ar24Tv

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Screening sui pipistrelli. Il “blitz” scatterà domani, quando i tecnici del IZSVe eseguiranno un prelievo-cattura di mammiferi vivi presenti in una colonia in città. Quanto sono davvero pericolosi i pipistrelli? La spiegazione nel video 

Lo screening è stato annunciato stamani dal sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli durante la seduta del Consiglio comunale, informando anche sul trasferimento in strutture adeguate degli altri animali della famiglia proprietaria del gatto affetto da Lyssavirus e poi morto. Si tratta di un cane trasferito al Canile municipale e posto in isolamento e di una gatta che quindici giorni fa ha partorito alcuni gattini, accolti dal Gattile di Firenze dotato di misure ad hoc previste in questi casi. Ghinelli ha aggiornato l'assemblea consiliare sulle ordinanze emesse a seguito del caso di Lyssavirus e annunciato che i tecnici dell'Istituto di Padova, già oggi “eseguiranno un sopralluogo in una zona della città dove è presente una colonia di pipistrelli e domani sarà effettuato un prelievo-cattura di pipistrelli vivi, per verificare se questa tipologia di virus è da considerarsi un fatto endemico oppure no. Sono in contatto con la Asl. E' programmata una riunione con i tecnici. Faranno le prime catture di pipistrelli per capire se si tratti di un caso isolato, fatto molto poco probabile, oppure endemico, cioè se la popolazione di pipistrelli che vive ad Arezzo è affetta da questo virus e quindi se è i grado di trasmetterlo agli animali. Senza falsi allarmismi, dico che la situazione è di grande attenzione”. Ghinelli è in contatto diretto con i tecnici del Ministero della Salute. Il Centro di referenza nazionale per la Rabbia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro (Pd), aveva isolato, su un campione di cervello di gatto inviato dall’Istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana, un Lyssavirus. Il campione era stato prelevato a seguito della morte del gatto, che aveva precedentemente morso la proprietaria, residente nel comune di Arezzo.  Il virus isolato appartiene a Lyssavirus tipico dei pipistrelli ed è diverso dal virus della rabbia classica. Prima di questo caso, questo specifico Lyssavirus era stato rinvenuto una sola volta, a livello mondiale, in un pipistrello del Caucaso nel 2002, senza che ne fosse mai stata confermata la capacità di infettare animali domestici o l’uomo. La Rabbia classica è generalmente trasmessa dai carnivori domestici e selvatici e gli ultimi casi erano stati segnalati in Italia nella volpe rossa, dal 2008 al 2011. L’Italia è ufficialmente indenne dal 2013. Sulla base dell’esperienza maturata da casi simili in altri Paesi, per virus analoghi - fanno sapere dal Ministero della salute - la capacità di trasmissione dal serbatoio naturale ad un’altra specie rappresenta un evento estremamente limitato, a cui non fa seguito una diffusione epidemica. Attualmente, non ci sono evidenze di trasmissione da animale a uomo. A titolo precauzionale, le persone che sono state a contatto con il gatto risultato positivo all’infezione sono state sottoposte a profilassi post-esposizione. Gli approfondimenti epidemiologici che richiedono la tipicità e la novità del caso, hanno determinato la costituzione presso il Ministro della salute, di concerto con la Regione Toscana, di un gruppo tecnico scientifico, con la partecipazione di esperti e Istituzioni locali e nazionali.

Miti e leggende hanno spesso dipinto i pipistrelli come esseri spaventosi. Anche oggi sono additati fra i responsabili della pandemia da coronavirus, sollevando qualche allarmismo ingiustificato. Si ritiene che questi animali abbiano un ruolo nell’origine di molti virus epidemici; tuttavia il passaggio da animale a uomo necessita di una stretta vicinanza tra ospite serbatoio e ospite ricettivo, e imbattersi in un singolo pipistrello non è più pericoloso che incontrare qualunque altro animale selvatico. Scopri quali virus sono presenti nei pipistrelli e il ruolo ecologico che questi animali rivestono in questo video della serie «100 secondi» realizzata dal Laboratorio comunicazione della scienza dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Tags: Lyssavirus Pipistrelli

Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione