All'Ospedale La Gruccia oltre 100 persone per il flash mob degli infermieri

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Grande partecipazione da parte dei cittadini, sequestrate le divise esposte in segno di solidarietà.

"Inaccettabili atti intimidatori verso i colleghi che desideravano unicamente esprimere solidarietà verso una manifestazione pacifica". Questo il commento a caldo di Claudio Cullurà, responsabile territoriale del sindacato autonomo degli infermieri Nursind e promotore di un flash mob di fronte all'Ospedale della Gruccia questa mattina. Obiettivo della manifestazione: invitare l'Usl Toscana sud est a fare chiarezza sulle assunzioni di personale, a fronte di una dotazione costantemente sotto organico.

"C'è stata una partecipazione oltre le aspettative", dichiara Cullurà, "avevamo fatto richiesta per 50 persone, ma eravamo molti di più. Ci ha raggiunti anche il sindaco di Montevarchi, per una manifestazione che cercava unicamente il dialogo, anche con i cittadini. Molti quelli che si sono fermati e informati sulle ragioni del sit-in. Oltre 300 i volantini distribuiti. Peccato davvero che la manifestazione sia stata funestata da un episodio sgradevole: le divise che erano state esposte dai colleghi in servizio in segno di solidarietà sono state sequestrate, con la minaccia di procedimenti disciplinari".

"Chiediamo di conoscere da chi è partito quest'ordine per cercare di intimorire i colleghi. In ogni caso", conclude il portavoce di Nursind, "non basterà a intimorire il sindacato. Come Nursind continueremo a chiedere all'Usl Toscana sud est di sedersi a un tavolo e far luce sulla reale dotazione organica necessaria e sulle prossime assunzioni, in un'area dove si supera di gran lunga il rapporto ideale di un infermiere ogni sei pazienti, arrivando addirittura a 1 a 15. Ne va della salute dei pazienti, oltre che dei lavoratori".

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