Morte Beatrice, parte richiesta per una Commissione parlamentare di inchiesta

Doping, il Consiglio regionale approva mozione Pd che chiede una Commissione parlamentare d’inchiesta

. Inserito in Regione Toscana

Troppe tragiche vicende che hanno riguardato atleti, soprattutto calciatori, tra i quali Bruno Beatrice, ex centrocampista Viola che chiuse la carriera nel Montevarchi, deceduto nel 1987 ad Arezzo, per una leucemia acuta bi-fenotipica (b linfoide/mieloide) a soli 39 anni

“Attivarsi nei confronti del Parlamento affinché si valuti la possibilità di costituire una Commissione parlamentare di inchiesta avente ad oggetto le pratiche medico sportive che hanno interessato atleti e calciatori negli scorsi anni, con particolare riferimento al periodo antecedente l’adozione delle normative di contrasto al fenomeno del doping”.

E’ questo l’impegno per la giunta regionale contenuto in una mozione approvata oggi a maggioranza dall’aula e proposta dal gruppo PD, primo firmatario il capogruppo Vincenzo Ceccarelli.

La mozione è stata integrata con un emendamento proposto da Irene Galletti (M5S) e accolto da Ceccarelli che chiede al Parlamento di disporre una nuova indagine conoscitiva sul fenomeno del doping.

La mozione trae spunto da diverse tragiche vicende che hanno riguardato atleti, soprattutto calciatori, tra i quali Bruno Beatrice, ex centrocampista Viola che chiuse la carriera nel Montevarchi, deceduto nel 1987 ad Arezzo, per una leucemia acuta bi-fenotipica (b linfoide/mieloide) a soli 39 anni.

«L'inchiesta seguita alla morte di Beatrice – ricorda Ceccarelli – aveva portato all'iscrizione di cinque persone nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio preterintenzionale dato che, secondo quanto riportato dalla famiglia, il calciatore venne sottoposto a un ciclo di raggi Roentgen per guarire più in fretta da una pubalgia, con circa cento sedute svoltesi dal marzo al maggio 1976. L’indagine è stata a suo tempo archiviata per prescrizione, tuttavia dai contenziosi civili sono emersi ulteriori elementi di possibile approfondimento relativamente alle tecniche, tipologie di apparecchi e collocazione dei medesimi, nonché alle metodologie e pratiche utilizzate in quel precipuo contesto.

Con questa mozione – conclude Ceccarelli – vogliamo raccogliere l’appello lanciato dal figlio di Bruno Beatrice, Alessandro, che aveva scritto anche al Presidente Mattarella per chiedere che le istituzioni si facciano carico di fare luce sulla morte del padre e, più in generale, sul fenomeno del doping nel mondo del calcio a partire dagli anni '70, anche mediante l’istituzione di una Commissione di inchiesta parlamentare su tali temi».

Doping, accolto l’emendamento M5S alla mozione che chiede l'istituzione di una Commissione di inchiesta parlamentare

Accolto l’emendamento alla mozione del Partito Democratico, approvata ieri dal Consiglio Regionale, per chiedere l’istituzione di una Commissione parlamentare di Inchiesta per la tutela sanitaria degli atleti in relazione alle pratiche medico sportive utilizzate precedentemente all’adozione delle normative di contrasto al fenomeno del doping. Grazie alla proposta di Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, prima di avviare la Commissione parlamentare verrà effettuata un’indagine conoscitiva con l'obiettivo di acquisire informazioni utili per impostare al meglio il nuovo percorso di approfondimento.

“Nonostante la normativa sull'antidoping prevista dalla Legge 376/2000 abbia introdotto innovazioni significative, è necessario aggiornare la conoscenza sul fenomeno del doping poiché l'ultima indagine conoscitiva risale al 1989. All’epoca, molte sostanze non erano ancora, per qualità, quantità, metodologia di somministrazione e preparazione, ancora esplicitamente proibite, eppure hanno mostrato, nello scorrere del tempo, il loro potenziale tossico e gli impatti sulla salute. Un’indagine conoscitiva aggiornata è necessaria per dare una base di dati e informazioni aggiornate e funzionali all'eventuale istituzione della Commissione d’Inchiesta, ma anche per fondamentali informazioni utili alle vittime delle pratiche del doping.“

“La creazione di una commissione di inchiesta parlamentare può rappresentare un importante passo in avanti nella lotta contro questo fenomeno, che mina la salute degli atleti e compromette l'integrità dello sport, ma è altrettanto importante che l'inchiesta nasca con i giusti presupposti affinché le conclusioni possano poi essere utilizzate per sviluppare politiche e misure concrete per prevenire e combattere il doping.”

Così Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 stelle in Toscana.

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