I comandamenti di Bonolis per vivere meglio, sette consigli ai giovani da un 'quasi nonno' Audio

. Inserito in Regione Toscana

Al Next Generation Fest si parla anche nel pomeriggio di inclusione e accessibilità, di musica, social e mafia.

“Fai cose che ti appartengono, se vuoi fare questo mestiere”. Il segreto è anche questo. Paolo Bonolis, noto e fulambolico conduttore televisivo, sessantuno all’anagrafe ma da oltre quaranta inventore di programmi, ha iniziato a fare il lavoro che fa praticamente per caso. Lo ricorda alla platea di duemila giovani del Next Geneation Fest. “Ma se non facessi qualcosa che mi appartiane – confessa - probabilmente non avrei proseguito per così tanto tempo”. Un suggerimento che vale per tanti altri lavori.  

E’ suo il palco del Maggio Fiorentino di Firenze, per quasi mezzora, a metà pomeriggio. Si esibisce in un monologo sui  comandamenti (sette) utili per vivere meglio: consigli ai giovani da quasi nonno. Da sorridere al prossimo, sempre, ad “usare ma non abusare”, anche della tecnologia, di cui non si deve diventare schiavi. Dal “non desiderare cose che non servono”, monito al mercato del superfluo e all’avere per essere, al “credere nei sogni ma diffidare dlele illusione. E poi “apprezzare la fatica”, che da valore alle cose, “essere felici” guardando magari sempre il bicchiere mezzo pieno e  “godere delle diversità”, perché in mondo in cui tutti siamo uguali sarebbe davvero una gran noia. 

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Paolo Bonolis al Next Generation Fest

Caricato Sabato 05 Novembre 2022 in Regione Toscana | 368 visualizzazioni

L’evento toscano sui giovani era ripreso, dopo la pausa pranzo, nel segno dell’arte e della creatività che si sposano con l’innovazione. Il Next Generation Fest guarda al futuro con l’artista franco-russa Anna Zhilyaeva che, pennelli digitali in mano e inforcati un paio di occhiali speciali che la proiettano nella realtà vrtuale, realizza sul palco, in diretta, un’opera d’arte digitale.  

Marco de Giorgi, capo dipartimento alle politiche giovanili e al servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei ministri, chiede scusa ai ragazzi per il senso di insicurezza in cui sono stati relegati. “Abbiamo sempre meno giovani, ma i giovani che abbiamo non li valorizziamo come motore del paese – sottolinea - Tre milioni sono i ragazzi inattivi in Italia e il problema e il tema numero uno è senza dubbio il lavoro”. 
 
Ambra Sabatini, vent’anni, toscana, medaglia d’oro ai giochi paralimpici di Tokyo nei cento metri piani, si rivolge ai giovani invitandoli “a stringere i denti, perché la maggior parte delle volte ne vale la pena”. Dopo aver perso una gamba in un incidente ha proseguito a fare atletica e i risultati sono arrivati. Il prossimo anno ci saranno i mondiali a Parigi e si sta preparando. "La tua impresa a Tokyo ci ha emozionato – le dice Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione - e per noi sei davvero un motivo di ispirazione per quello che hai fatto".

Della disabilità che non diventa una barriera parla anche Ilaria Galbusera, nata sorda, una laurea in economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo ed oggi ‘disability manager’, ovvero una professionista che si occupa di risolvere i problemi legati alle condizioni di lavoro dei dipendenti diversamente abili. E’ stata anche atleta della nazionale di pallavolo sorde.

Emanuele Malloru la diversità l’ha raccontata, a modo suo, su You tube, dando voce al racconto di una ragazza non vedente. “Anche io – dice – a modo mio mi sono sempre sentito diversi. E’ bello essere diversi: la stranezza è qualcosa di bello”.  Si parla anche di bullismo e cyberbullismo, con Brian Signorini, e poi di internet con Marco Filograsso, ex videogiocatore professionista, creatore di contenuti anche lui sui social (e non solo).  Dai video su Tik Tok al palco di Sanremo: Matteo Romano racconta la sua storia. Lo fa anche Tommycassi, attore e youtuber: i primi video li ha girati con li fratello, ad otto anni, per le feste in famiglia.  

Per aiutare tutti ad inseguire il proprio talento, la Regione Toscana con il progetto Giovanisì ha impegnato dal 2011, 1,4 miliardi di euro di cui hanno usufruito 460 mila giovani.  

C’è spazio per parlare anche di cultura delle legalità e contrasto alla criminalità organizzata: con Elia Minari, originario dell’Emilia Romagna, giurista e scrittore che da tredici anni realizza inchieste utilizzate anche come prove in processi in tribunale, e con Giovanni Maraviglia, presidente de La Paranza, cooperativa di giovani che ha ridato luce alla catacombe di Napoli e al rione Sanità puontando su bellezza e lavoro. 

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