Gara tpl, esposto della Regione a seguito delle illazioni di Mobit

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Avanti a suon di esposti e denunce: gran brutto pasticcio la vicenda della gara di affidamento per la gestione del Tpl, il trasporto pubblico toscano. La Regione Toscana si rivolge ancora alla Procura della Repubblica, stavolta per denunciare illazioni e clima intimidatorio

La Regione Toscana, in considerazione dell’atteggiamento gravemente diffamatorio ed alla luce delle illazioni e del clima intimidatorio che il consorzio Mobit sta creando e diffondendo con il chiaro obiettivo di impedire l’attuazione delle sentenze del Consiglio di Stato in relazione alla gara regionale per l’individuazione del gestore del servizio di trasporto pubblico su gomma, ha presentato oggi un esposto presso la procura della Repubblica di Firenze. 

La Regione si riserva, inoltre, di adottare ogni ulteriore misura necessaria per garantire la tutela dell’interesse pubblico, traducibile nell’interesse dei cittadini ad avere nei tempi più brevi possibili l’attuazione di quanto previsto dal bando di gara in termini di qualità del servizio.

E non è il primo esposto alla Procura della Repubblica di Firenze contro le società consorziate in One Scarl (Mobit) ovvero contro gli attuali gestori del servizio Tpl, da parte della Regione Toscana: lo scorso 24 giugno ne era era stato presentato un altro, a seguito della "violazione dell'obbligo della messa a disposizione del legittimo aggiudicatario della gara Tpl (Autolinee Toscane) dei beni necessari per la gestione del servizio pubblico". I legali hanno definito l’atto di citazione in sede civile per il danno economico che la Regione subisce a causa dei ritardi dei gestori uscenti; danno quantificato al momento per il mese di luglio in 2.361.000 euro.

"Dall'evidenza dei fatti - hanno dichiarato fonti regionali - emerge che i gestori uscenti continuano ad utilizzare la disponibilità che hanno dei beni (peraltro acquisiti con contributi pubblici) per impedire l'attuazione della gara, rifiutandosi, con atteggiamenti dilatori ed ostruzionistici, di procedere al trasferimento dei beni essenziali per l'esercizio di servizio di Tpl, beni che, si ripete, hanno il vincolo di destinazione per il Trasporto pubblico medesimo. Il rifiuto, peraltro, non è sorretto da fondate motivazioni, in considerazione del fatto che lo stesso Consiglio di Stato, in data 15 giugno 2020, ha respinto la richiesta di sospensione dell'aggiudicazione, avanzata da Mobit, ritenendo prevalente l'interesse pubblico alla sottoscrizione del contratto".

Lo scorso 17 giugno il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi era stato raggiunto da un avviso di garanzia per la gara regionale per il trasporto pubblico locale (Tpl), bando da 4 miliardi per 11 anni. Con lui altri sei indagati. Il Governatore: "Accuse infamanti e ridicole dalla cordata che ha perso".

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Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione