Un luogo pubblico intitolato a Gianni, Giulia e Franco. Funerali allo stadio di Terranuova, lutto cittadino. Si indaga per omicidio stradale

Dopo il drammatico incidente avvenuto ieri sull’autostrada A1 tra Arezzo e Valdarno, che ha coinvolto un’ambulanza della Misericordia di Terranuova Bracciolini, causando la morte di Gianni Trappolini e Giulia Santoni, operatori della Misericordia e del paziente trasportato Franco Lovari, è il momento del lutto e del dolore.
Le salme delle tre vittime si trovano all’obitorio dell’ospedale San Donato di Arezzo, dove stamani si è svolto il triste rito del riconoscimento da parte dei familiari.
Il Comune di Terranuova Bracciolini ha proclamato il lutto cittadino. In segno di vicinanza alle famiglie colpite, la città si stringe in un momento di profondo dolore: i negozi abbasseranno le saracinesche, mentre stasera è prevista una veglia di preghiera con fiaccolata aperta alla popolazione alle ore 21 presso la Chiesa Nuova.
I funerali solenni si svolgeranno presso lo stadio comunale di Terranuova, per consentire a tutti coloro che vorranno rendere omaggio di partecipare e salutare per l’ultima volta coloro che hanno perso la vita mentre erano al servizio della comunità.
Arriva anche un appello forte e simbolico dall’Associazione Autisti Soccorritori Italiani (AASI).
In una lettera inviata ai familiari delle vittime, ai rappresentanti istituzionali, alle Misericordie e agli organi di stampa, il presidente AASI Stefano Casabianca ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime e ai feriti, proponendo al contempo di intitolare un luogo pubblico alla memoria dei tre deceduti.
“Per non dimenticare chi ha perso la vita mentre serviva la comunità – si legge nella lettera – chiediamo che venga intitolato un luogo simbolico alla memoria di Gianni, Giulia e Franco, per onorare il loro impegno e quello di tutti gli autisti soccorritori, dipendenti e volontari, che ogni giorno operano per garantire il diritto alla salute”.
L’iniziativa dell’AASI è rivolta a sindaci, rappresentanti delle Misericordie, Regione Toscana e autorità sanitarie e civili, affinché il sacrificio dei tre non resti solo un dolore da commemorare, ma diventi un segno tangibile di riconoscenza collettiva.
“Proprio come loro, migliaia di autisti soccorritori, sia dipendenti che volontari, in ogni angolo d’Italia svolgono un servizio per la comunità, sia nel soccorso sanitario che nel trasporto infermi ed in altre attività per garantire la tutela ed il diritto alla salute di tutti”.
Intanto, la magistratura ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale, per fare piena luce sulle cause del sinistro che ha coinvolto l’ambulanza della Misericordia di Terranuova Bracciolini in missione di soccorso. Indaga la pm Francesca Eva, che ha ordinato di porre i mezzi incidentati sotto sequestro in attesa delle perizie. Il conducente del mezzo pesante, un autista di 57 anni del nord Italia, è ancora ricoverato all’ospedale fiorentino di Careggi: ha riportato gravi lesioni, ma non corre pericolo di vita.