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mercoledì | 06-08-2025

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Terranuova in silenzio per Gianni, Giulia e Franco: una fiaccolata per non dimenticare. Il tempo del dolore e della gratitudine

In prima fila, a guidare il corteo silenzioso della fiaccolata organizzata a Terranuova Bracciolini, c’erano Caterina, la mamma di Giulia Santoni, Laura, la moglie di Gianni Trappolini e i familiari di Franco Lovari, circondati da amici, parenti, rappresentanti delle istituzioni, il Governatore della Misericordia di Terranuova Bracciolini, i colleghi volontari in divisa e col gonfalone, altre consorelle e confratelli delle Misericordie provenienti dal Valdarno aretino, fiorentino e dall’intera provincia. Nessuno di loro ha voluto mancare all’appuntamento, nato per ricordare i propri cari scomparsi nel tragico incidente in A1. Dietro di loro, anzi al loro fianco, un’intera comunità si è stretta in un abbraccio collettivo, profondo e sincero. Un popolo addolorato e sconvolto, ma presente, deciso a esprimere vicinanza e gratitudine verso chi ha perso la vita mentre svolgeva, con dedizione e amore, la propria missione al servizio degli altri.

Con passi lenti e fiaccole accese, la gente di Terranuova ha voluto onorare Giulia e Gianni, volontari della Misericordia, e il paziente Franco, testimoniando affetto, riconoscenza e memoria, in uno dei momenti più dolorosi per la comunità.

In prima fila Terranuova Bracciolini si è stretta in un abbraccio silenzioso e commosso attorno alle famiglie di Giulia Santoni, 23 anni, volontaria in servizio civile, Gianni Trappolini, 57, dipendente della Misericordia e Franco Lovari, 75, le tre vittime del terribile incidente stradale avvenuto il 4 agosto sull’autostrada A1, nel tratto valdarnese. Un’intera comunità, colpita nel cuore, ha voluto rendere omaggio a chi ha perso la vita mentre era al servizio degli altri.

Giulia e Gianni si trovavano a bordo di un’ambulanza impegnata in un trasporto sanitario quando il mezzo è stato travolto. Insieme a loro ha perso la vita anche Franco, il paziente che stavano accompagnando dall’ospedale San Donato di Arezzo dove avevano salutato i colleghi di altre ambulanze fino in Valdarno. Tre vite spezzate, tre storie intrecciate nel segno dell’umanità e del dono.

Foto Merli

Una comunità unita nel dolore e nella gratitudine

Nella serata di ieri, quasi duemila persone hanno partecipato alla fiaccolata organizzata dalla Misericordia, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Un corteo silenzioso, partito dalla sede di via Dante Alighieri – luogo in cui Giulia e Gianni prestavano quotidianamente servizio – e giunto fino alla chiesa di Santa Maria Nuova, dove si è tenuta una veglia di preghiera guidata dal parroco don Enrico Gilardoni.

Parole semplici ma intense, quelle pronunciate durante la cerimonia, che hanno invitato a riflettere sul significato profondo dell’aiuto al prossimo, sulla bellezza di una vita spesa per gli altri. “La loro vita si è spezzata compiendo un atto d’amore”, ha detto il sacerdote, tra la commozione dei presenti.

A partecipare, oltre ai familiari delle vittime, anche il sindaco della cittadina valdarnese Sergio Chienni, l’intero consiglio comunale e numerosi primi cittadini del Valdarno, in un segno concreto di solidarietà e vicinanza. Ma il colpo d’occhio più potente è stato quello della “gente comune”: famiglie, giovani, anziani, tutti uniti per dire grazie a chi ha scelto di dedicarsi agli altri fino all’ultimo e per dire “siamo al vostro fianco” ai familiari delle vittime.

Attesa per i funerali: possibile l’ultimo saluto allo stadio

Le salme delle vittime si trovano ancora alla camera mortuaria dell’ospedale San Donato di Arezzo. La data dei funerali non è stata ancora fissata: molto dipenderà dalla decisione delle autorità circa l’eventuale esecuzione dell’autopsia. Se non sarà necessaria, i corpi potrebbero tornare a Terranuova già nella giornata odierna e i funerali potrebbero celebrarsi venerdì. In caso contrario, le esequie slitteranno di alcuni giorni.

Sala mortuaria dell'Ospedale San Donato di Arezzo

Sala mortuaria dell’Ospedale San Donato di Arezzo

L’ultimo saluto a Gianni e Giulia – e probabilmente anche a Franco – potrebbe svolgersi presso lo stadio comunale Mario Matteini, per consentire la partecipazione di una folla numerosa. Sono attese migliaia di persone, tra cui tanti confratelli e consorelle delle Misericordie provenienti da tutta Italia, autorità civili, religiose e – con ogni probabilità – anche un rappresentante del Governo.

In queste ore, il governatore della Misericordia di Terranuova, Patrizio Italiano, è in costante contatto con le autorità territoriali, la Prefettura e la Questura di Arezzo, in attesa delle disposizioni ufficiali.

Le fiaccole per tenere accesa la memoria

La luce delle fiaccole ha illuminato le strade e i volti di una comunità ferita ma unita, che ha scelto il silenzio, la preghiera e la presenza come risposta al dolore. Una testimonianza concreta che il valore del volontariato, dell’altruismo e della solidarietà è parte integrante dell’identità di questo territorio. E che Giulia, Gianni e Franco continueranno a vivere nel ricordo e nell’esempio di chi ogni giorno indossa una divisa per aiutare il prossimo.