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lunedì | 14-07-2025

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FI, tutti contro tutti. E D’Ettore chiede convocazione del comitato di presidenza e del Consiglio nazionale

“Il presidente Silvio Berlusconi, preso atto che il Tavolo delle regole per il nuovo Statuto di Forza Italia ha terminato i suoi lavori ed alla luce del suo esito, ha deciso la nomina di un Coordinamento di presidenza. A superamento degli incarichi conferiti in data 19 giugno, il Coordinamento sarà costituito dalla senatrice Annamaria Bernini, dalla vicepresidente della Camera dei deputati onorevole Mara Carfagna, dagli onorevoli Mariastella Gelmini, Sestino Giacomoni e dal vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani“.

Così in una nota del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.

Apriti cielo: 

Mi pare che ci siano le condizioni per cui ognuno vada per conto suo, è Forza Italia che esce da se stessa. Buona fortuna a tutti“.

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, annuncia l’uscita dal partito dopo la riunione del tavolo delle regole, rispondendo a chi gli chiede se lascia Fi. 

“Mi pare – aggiunge riferendosi anche alla proposta di Silvio Berlusconi di una federazione di centro – che non ci sia la volontà di cambiare alcunché” in Forza Italia, dice Giovanni Toti ai giornalisti dopo la riunione del tavolo delle regole a Roma. “La tragedia sta diventando farsa”.

“Apprendo dalla stampa di un superamento delle decisioni assunte dal Presidente Berlusconi il 19 giugno innanzi ai gruppi parlamentari di Forza Italia e dell’insediamento di un coordinamento di presidenza. Coordinamento del quale nessuno mi ha chiesto di far parte e di cui non intendo far parte. E’ una scelta in direzione esattamente contraria alle intenzioni che mi ha manifestato Berlusconi. Credo che questo sia il modo migliore per uccidere Forza Italia e io non faro’ parte del comitato di liquidazione”.

Cosi’ Mara Carfagna, Vice Presidente della Camera dei deputati.

Per i deputati Maurizio D’Ettore e Francesco Cannizzaro:

“Tavolo delle regole? Le regole, per definizione, per l’appunto “regolano” ed hanno uno scopo. Le norme che “sregolano” e prive di scopo, sono un esercizio di autoerotismo, nel caso, squisitamente politico. Simili “regole” sembrano quelle scritte dal board di Casaleggio e spiegate in Aula dal ministro Bonafede con l’aiuto dell’On. Colletti.  Il popolo di Berlusconi e la grandezza del Presidente, meritano almeno la scrittura di una regola statutaria diversa da quella che potrebbe essere partorita dall’ultimo condominio di periferia”.  A questo punto, appare non rinviabile la convocazione del comitato di presidenza e del Consiglio nazionale in adempimento del mandato a suo tempo conferito dal Presidente Berlusconi ai coordinatori nazionali”.

Photo credits: Open