Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

domenica | 13-07-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Consiglio comunale, Ghinelli su Coingas: “Credo di avere ben operato, in buona compagnia” Ar24Tv

https://www.youtube.com/watch?v=bs7yJJjxF8c&feature=youtu.be&list=PLbXHa8OlQy2MjpZl4EknXOX_jUIk87R81

Ecco la dichiarazione del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, in risposta alle interrogazioni sul caso Coingas

“Con il presente intervento desidero fare chiarezza circa il ruolo che ho avuto nella questione Coingas più volte richiamata nella stampa e in molti interventi delle parti politiche, nel recente passato.

Occorre tuttavia fare una seppur breve premessa circa il contesto entro il quale la vicenda Coingas, di cui si parla, è collocata. Mi riferisco agli atti che la società doveva affrontare nel mese di aprile 2019, ovvero in caso di slittamento, entro il 30 giugno di quest’anno. Mi riferisco al bilancio consuntivo 2018, cioè il documento più importante della gestione di una società, a totale capitale pubblico, come appunto Coingas. Pare solo il caso di ricordare che la mancata approvazione del bilancio di una società di questo tipo comporta la mancata ripartizione degli utili, e il rischio di commissariamento della stessa, e stante ancora oggi la vigenza della Legge Madia, il suo successivo scioglimento. E’ evidente dunque la grande responsabilità che il comune capoluogo ha nell’approvazione del bilancio, detenendo il 45,17% delle quote di proprietà. La mancata approvazione del bilancio è dunque un fatto assolutamente deprecabile per tutti i soci: i 27 comuni della Provincia di Arezzo, che dalla distribuzione dei dividendi traggono risorse per attuare le politiche di territorio di loro competenza. Tanto per fare un numero, il Comune di Arezzo col suo 45,17% di titolo di proprietà si aspettava da tale distribuzione di dividendi, un importo di 1.238.956,00€. Ma andando con ordine, dobbiamo anche chiarire quali sono i criteri sui quali si deve basare l’approvazione del bilancio di una società di tal genere. Mi venne spiegato che il criterio rispetto al quale il voto è espresso correttamente è quello della “veridicità”. Il bilancio cioè deve essere “veridico”, cioè deve riportare delle “poste”, cioè dei capitoli “veri”, cioè ai quali devono corrispondere delle vere e riscontrabili entità economiche. Cioè a dire che se nel Bilancio 2018 vengono trascritte spese per 100€, questi 100€ devono essere veri e non falsi, cioè devono essere stati contabilizzati in quell’anno. Questo mi fu altresì precisato a prescindere da eventuali dubbi sulla congruità della spesa.

Il Bilancio viene dunque approvato dall’assemblea dei soci, sulla base della relazione al Bilancio fornita dall’amministratore unico, sulla base della relazione del collegio dei sindaci revisori, e sulla base della relazione della società di revisione contabile che ha verificato la “coerenza interna” del Bilancio stesso. E’ dunque evidente che le relazioni che i vari organi producono all’amministratore unico hanno un peso determinante sulla credibilità che la relazione di quest’ultimo può produrre nei confronti dell’assemblea. Ebbene la posizione del Collegio Sindacale espressa dal suo presidente, all’amministratore unico di Coingas in carica dal 31 gennaio di quest’anno, e da questi riferito all’assessore alle partecipate di questo comune, e da questi riferita al sottoscritto, è stata quella di non poter decidere circa la approvabilità del Bilancio Coingas 2018, a causa della scarsa attendibilità (in senso lato) di alcune consulenze che appaiono ingiustificate ed eccessivamente onerose. Tale posizione che, se si è seguito attentamente quello che ho riferito, forse con linguaggio non perfettamente corretto, sono un ingegnere, non un commercialista, mi fu spiegato dall’Assessore che era tecnicamente errata. Dunque i revisori decidono di non decidere. E decidono di farlo perché a loro parere alcune delle spese per consulenze non sono, intrinsecamente, corrette. Su tale punto l’assessore alle partecipate del Comune di Arezzo tenta di convincerli che se a parere del Collegio il Bilancio di Coingas non è approvabile, procedano con una relazione che concluda con una “non approvabilità”. Questa, e solo questa, poteva essere l’alternativa del Collegio dei revisori circa il Bilancio 2018 di Coingas. A nulla valgono gli incontri e le richieste che l’Assessore alle Partecipate del Comune di Arezzo mi riferisce di aver fatto nei confronti del presidente del Collegio Sindacale. Il mio personale intervento nella vicenda di che trattasi su questo punto, e solo su questo, si è concretizzato: nel cercare di ottenere l’approvazione del Bilancio 2018 di Coingas nell’esclusivo interesse pubblico, posto che mi si riferiva che contabilmente la posizione dei sindaci era errata e il loro non prendere posizione generava uno stallo potenzialmente dannosissimo per la collettività che ho quotidianamente la responsabilità di rappresentare. Tutt’altro discorso, che con l’approvazione del bilancio nulla, mi fu detto ha a che vedere, è se le consulenze sono state pagate eccessivamente, se vanno recuperate in senso economico, ad esempio promuovendo un’azione di responsabilità. Sul punto, la consulenza che Coingas ha affidato ad un legale esperto di diritto amministrativo, professionista noto nella città per le capacità e la indiscussa serietà, apprezzato da tutte le amministrazioni comunali di ogni connotazione politica da più di vent’anni, aveva il senso di capire se le perplessità dei sindaci sulla congruità potessero avere una qualche ragion d’essere e di darne contezza definitiva ai revisori. Nonostante tale parere avesse condotto ad un giudizio di correttezza formale delle consulenze di che trattasi, e nonostante che sul Bilancio Coingas 2018, la Società di Revisione Contabile incaricata al proposito, avesse dato parere favorevole, il Collegio dei Revisori ha insistito nel non prendere contabilmente posizione rinviando all’assemblea dei soci il giudizio di approvabilità del Bilancio. Bilancio che è stato poi approvato dall’assemblea dei soci il 4 luglio di quest’anno.

Così come il 10 luglio di quest’anno è stato approvato all’unanimità dei soci presenti il bilancio di Arezzo Fiere e Congressi, nonostante che uno dei soci stessi avesse richiesto un approfondimento circa il tema proprio delle consulenze, che anche il Comune di Arezzo aveva individuato come un argomento critico. Da notare che il socio di maggioranza relativa che detiene il 40% delle quote di proprietà, la Regione Toscana, ha approvato correttamente il bilancio 2018 della società Arezzo Fiere e Congressi, con ciò dimostrando, se fosse necessario, la correttezza della impostazione da me qui riferita”.

Le interrogazioni

La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Alessandro Caneschi sulle mense scolastiche chiedendo “se è stato prorogato il servizio attuale e fino a quale data e se è prevista la partecipazione del comitato Giù le mani dalle mense e dei sindacati al tavolo che si occuperà della redazione del bando per il futuro servizio”.

Ancora Alessandro Caneschi ha ricordato una sua precedente interrogazione sulla mancanza dei bagni pubblici in città: “in risposta mi è stato detto che l’amministrazione comunale avrebbe pubblicato un bando per la gestione dei servizi igienici esistenti. Da allora, fine 2018, nulla è seguito. Quali azioni saranno attivate per la soluzione della problematica? I bagni di Piazza del Popolo sono ad esempio in condizioni molto critiche”.

“Entro fine anno – ha replicato l’assessore Marcello Comanducci – saranno automatizzati i bagni all’emiciclo e in piazza del Praticino. Cominceranno poi i lavori al punto turistico alle Logge Vasari con la predisposizione dei relativi servizi”.

Matteo Bracciali: “durante la Giostra di settembre 2018 era presente tra gli ospiti invitati in tribuna d’onore un avvocato coinvolto nella vicenda Coingas. Quali sono i criteri per la selezione degli ospiti di onore? Quell’invito ha oggi un valore politico più che di rappresentanza”.

Egiziano Andreani: “è arrivata la notizia sulla ristrutturazione del Nucleo centrale del laboratorio di analisi chimico-cliniche, operante 24 ore su 24, a supporto di pronto soccorso e ospedale. La ristrutturazione era necessaria per l’obsolescenza di locali e apparecchiature. A che punto sono i lavori?”

Andrea Modeo: “durante l’ultima Commissione controllo e garanzia il segretario generale ha sostenuto che ha più volte chiesto nell’ultimo anno e mezzo documenti a Coingas incontrando poi difficoltà a reperirli. Queste difficoltà sono reali? Ne è a conoscenza il sindaco? Quali metodi di controllo esercita l’amministrazione sulle proprie partecipate?”

Interrogazioni sul tema del giorno: la vicenda giudiziaria Coingas. Alessandro Caneschi (Pd): “la società Coingas spa ha affidato consulenze esterne a professionisti per un importo di 448.000 euro. Il sindaco era a conoscenza delle stesse, delle procedure seguite per assegnarle, quali obiettivi si poneva il Comune, quali benefici avrebbero ottenuto i cittadini dalle stesse, quali risultati sono stati ottenuti dopo questa spesa ingente di soldi pubblici?” Matteo Bracciali: “chiediamo di accedere al bilancio di Estra per capire l’entità delle collaborazioni professionali e se quelle di Coingas si ‘estendono’ alla suddetta società”. Andrea Modeo: “l’approvazione del bilancio 2018 di Coingas è avvenuta con il solo voto dei Comuni di Arezzo e Castiglion Fiorentino. Gli altri Comuni non lo hanno votato. Chiedo il motivo per cui è stato dato mandato al segretario generale di partecipare a quella assemblea e non a un membro della Giunta. Quali sono state le motivazioni che hanno portato Arezzo a votare a favore di quel bilancio?” Donato Caporali: “il Consiglio Comunale è qui a chiedere la totale trasparenza sui criteri seguiti nella scelta dei rappresentanti del Comune in Coingas e nelle partecipate. Perché ancora Estra non è stata quotata in Borsa? L’interesse pubblico dell’approvazione di un bilancio, come avvenuto per Coingas in corrispondenza dell’apertura dell’inchiesta, non può ledere norme di controllo e garanzia”. Luciano Ralli: “apprendiamo dalla stampa, notizie su indagini che hanno coinvolto amministratori pubblici nominati dal sindaco. Tali notizie hanno creato un’immagine poco edificante in città della politica nel suo complesso. La politica deve fare la sua parte per fugare ogni possibile dubbio sull’attività amministrativa del Comune. Chiediamo trasparenza come consiglieri comunali perché lo chiedono i cittadini”.

Paolo Lepri per il Movimento 5 Stelle ha chiesto al sindaco di riferire sulle vicende legate alla quotazione in Borsa di Estra, “approvata con il voto contrario del Movimento 5 Stelle. Poi quella quotazione non c’è stata. Adesso è subentrata una vicenda giudiziaria. Qual è l’oggetto delle consulenze chieste da Coingas, sono riconducibili in qualche modo a Estra, la mancata quotazione in Borsa è correlata alla suddetta vicenda, è stata presa in considerazione, dai protagonisti, l’ipotesi delle dimissioni di assessore al bilancio e sindaco?”

Francesco Romizi: “Coingas e Comune sono al centro di un’inchiesta della procura per consulenze ritenute costose e non necessarie. Al di là degli sviluppi giudiziari, non possiamo tacere sugli aspetti politici. Da quanto si apprende dalla stampa ci sono stati tentativi di pressione sui revisori, anche da parte del sindaco, nonché di altri amministratori pubblici. Emerge inoltre una Giunta sotto scacco e sotto ricatto e questo mi porta a chiedere le dimissioni del sindaco. Accompagnate dalle scuse agli aretini per l’ennesima brutta pagina del centrodestra di governo”.

Luciano Ralli ha poi rilevato, nella pratica successiva sull’assestamento di bilancio come “abbiamo un assessore in carica ma non presente, non abbiamo il direttore del servizio, il sindaco fa da assessore al bilancio ma la pratica è illustrata dal segretario generale. Manifestiamo grande imbarazzo. Ma non per mancanza di fiducia nel lavoro degli uffici ma per aspetti politici che ci portano a chiedere: questa impasse quanto durerà? Se non è sereno l’assessore, figuriamoci se lo sono i consiglieri di minoranza su una pratica della portata di un bilancio. Per questo non parteciperemo al voto”. Così come sulla pratica relativa all’adeguamento dei compensi dei revisori dei conti del Comune, Luciano Ralli, con Alessandro Caneschi e Andrea Modeo, ha rilevato come “non sia proprio il momento per una decisione del genere, si tratta di una decisione politica dalla quale ci dissociamo”. La delibera è stata difesa per la maggioranza da Roberto Bardelli e Luca Stella per i quali il compenso così adeguato “è degno del lavoro di questi professionisti ai quali va riconosciuta la dignità del ruolo che svolgono”.

Articoli correlati