Croci: "Forse Fanfani voleva dire Nisini, non Boldrini"

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"Sulla vicenda dell’alta velocità mi pare si stia facendo tanta confusione politica, un modo per banalizzare più che valutare soluzioni e responsabilità", interviene la Segretaria del Coordinamento Territoriale PD Arezzo Barbara Croci

"In dieci anni di governo di destra Arezzo è arretrata e non lo diciamo noi, lo dicono le classifiche pubblicate da autorevoli testate giornalistiche. Ora rischiamo di perdere anche la stazione per l’alta velocità. Se questa è la situazione, come è possibile che Azione equipari Partito Democratico e Fratelli d'Italia in una generica chiamata di responsabilità per quello che è avvenuto al tavolo del Ministero dove è emersa la soluzione di Creti? Al governo non  c’è il PD e il Ministro delle infrastrutture è Salvini della Lega. Arezzo è governata dal centrodestra e la loro deputata di collegio si chiama Tiziana Nisini anch’essa della Lega. Più interessante, come ha fatto con la sua autorevolezza Giuseppe Fanfani, affrontare il tema della perdita di peso politico di Arezzo e del suo territorio.  Questo però non deriva, come viene ipotizzato, da scarsa rappresentanza istituzionale, per quanto riguarda il PD, discende anche dalle sconfitte che come centrosinistra abbiamo subito alle elezioni nazionali e in provincia di Arezzo, a partire dal comune capoluogo. È innegabile, infatti, una connessione diretta tra debolezza elettorale, debolezza politica e debolezza istituzionale ai vari livelli. Per risolvere la situazione appare piuttosto utopico mettere intorno a un tavolo centrosinistra e centrodestra per poi, tutti insieme, risolvere i problemi. Le nostre idee, dalle prospettive di sviluppo economico alle questioni ambientali, legate al sociale, alla scuola e alla sanità, sono diverse da quelle della destra, così come al momento sono molto diversi i livelli di responsabilità. E allora forse quando Fanfani ha evocato le dimissioni (dalle colonne del quotidiano La Nazione l'ex sindaco di Arezzo ha chiesto le dimissioni di Boldrini, ndr) di una deputata voleva dire Nisini, non Boldrini. È davvero complicato individuare sull’alta velocità quali siano le colpe di una parlamentare di opposizione come Laura Boldrini, peraltro molto presente sul territorio, eletta  inoltre in un collegio che ricomprende anche Siena, Grosseto e parte di Livorno. Altra cosa è per  vicende specifiche, e la stazione dell’alta velocità è una di queste, trovare un terreno comune di confronto tra forze politiche diverse per arrivare a una soluzione che non penalizzi Arezzo e il suo territorio".

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