Rotatoria di Levane, il finanziamento slitta al 2024. Chiassai: "Rinvio grave"

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L’incontro di alcuni giorni fa tra la Regione Toscana, il Comune di Bucine e di Montevarchi in merito alla rotatoria di via Valiani a Levane ha suscitato la dura presa di posizione del Sindaco Silvia Chiassai Martini.

“E’ l’ennesimo rinvio per la realizzazione della rotatoria, è un atto grave ed inaccettabile – afferma il Sindaco - sono 10 anni che si trascina la questione su un’opera necessaria per la messa in sicurezza di un’area fortemente industrializzata e frequentata ogni giorno da centinaia di cittadini e lavoratori. Le amministrazioni precedenti al nostro arrivo, avevano concordato che fosse Montevarchi a occuparsi della progettazione e Bucine di sostenere le spese e la direzione dei lavori.
Il Comune di Montevarchi in questi anni ha sempre rispettato gli impegni, realizzando ben due progetti con soldi comunali. Il primo alcuni anni fa, mai utilizzato a causa dell’indisponibilità dei fondi da parte del Comune di Bucine e, nel frattempo, il rifacimento del piano operativo ci ha costretto a redigere un secondo progetto con un aumento sostanziale dei costi dello stesso e dell’opera, oltre a ritardare la realizzazione di anni. Come concordato abbiamo consegnato il progetto esecutivo nel mese di agosto, perché Bucine potesse partite urgentemente con i lavori entro il 2023, termine ultimo per spendere i soldi che la Regione gli aveva dato appositamente per la rotatoria.
In queste settimane, veniamo a sapere che i fondi stanziati sono utilizzabili solo su la parte di Bucine e che la Regione scopre dopo anni di aver concesso un finanziamento per realizzare la rotatoria che, andando a posizionarsi necessariamente sull’asse viario della ex SS69, verrebbe però a trovarsi divisa tra due Comuni in corrispondenza della mezzeria. Infatti quel tratto della ex SS69 è storicamente il confine tra Montevarchi e Bucine.
Sembra quindi che il comune di Bucine abbia già spostato le risorse e la realizzazione dell’opere al 2024 e che la Regione voglia prima risolvere l’errore relativo alla gestione della strada. Siamo di fronte all’inadeguatezza di focalizzare correttamente le priorità e alla leggerezza amministrativa  sia da parte di Bucine che della Regione che rischiano di rimandare a tempi inaccettabili la soluzione dei problemi di sicurezza denunciati ormai da troppi anni, rimanendo indifferenti alle continue richieste delle imprese e delle associazioni di categoria. La mancanza dell’obiettivo al 2023 è la conferma del disinteresse nei confronti di un’opera indispensabile per garantire la sicurezza e una migliore viabilità di un’area industriale ed artigianale tra le più importanti della Toscana.

Non solo, il Sindaco di Bucine, nel Consiglio Comunale dello scorso 26 ottobre, tenta addirittura di scaricare ogni responsabilità su Montevarchi con accuse che rispediamo puntualmente al mittente. Noi abbiamo iniziato la progettazione della rotonda nel 2017 attendendo che Bucine stanziasse i fondi necessari, ma non avendoli a bilancio, hanno risolto il problema grazie ai fondi dati dalla Regione ma solo nel 2022. In questo arco di tempo, abbiamo dovuto rivedere il progetto almeno 4 volte per le loro esigenze. In un primo momento infatti l’opera doveva essere “economica” perché finanziata interamente con fondi di bilancio, poi Bucine ha iniziato il rifacimento del nuovo piano e sono stati modificati i parametri idraulici, costringendoci a rifare nuovamente il progetto con ulteriori costi. Successivamente Bucine non voleva pagare la nuova illuminazione della rotonda, che fa parte dei lavori, perché nel frattempo il progetto era lievitato del 30% e quindi non gli bastava più il finanziamento regionale.

Chiediamo che la Regione e il Comune di Bucine trovino una soluzione urgente che permetta la realizzazione della rotatoria entro l’anno, poi penseranno a risolvere una delle tante situazioni di cattiva gestione che il nostro territorio si trova purtroppo a sopportare, come frazioni a metà tra i nostri due Comuni, con una qualità dei servizi diversi per i cittadini che si trovano al di là di una strada. Tutte situazioni assurde che devono essere risolte accorpando le frazioni sotto un unico Comune perché i cittadini non siano più vittime di diseguaglianze e problemi amministrativi come il caso della rotatoria. Che per realizzare un’opera così banale, ma indispensabile per la sicurezza, ci vogliano 10 anni è una vergogna, segno di un’inadeguatezza amministrativa e programmatoria che non può certo venire imputata al Comune di Montevarchi che è sempre stato pronto a mantenere gli impegni presi, con la massima efficienza e collaborazione”

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