Il Comune avoca a sé decisione sui manifesti da affiggere. E il sindaco può querelare chi lede l’immagine del paese

“La maggioranza che governa Castiglion Fiorentino ha approvato nell’ultimo Consiglio Comunale due documenti che insultano l’idea di democrazia: una roba da repubblica delle banane. 

 

Con una delibera si stabilisce che le pubbliche affissioni non sono più pubbliche ma spetta al comune, tramite il patrocinio, stabilire chi può o non può affiggere i manifesti negli spazi più grandi (quelli in cima a Viale Mazzini, al Piazzale Garibaldi e in Viale Marconi).

 

L’intento è chiaro: oscurare i manifesti politici alla vista dei cittadini. Si tratta di una chiara violazione del dovere di imparzialità dell’amministrazione pubblica e una violazione del diritto di opinione.

 

Tutto nasce dal manifesto del PD, in cima a Viale Mazzini, quello che criticava l’amministrazione per i 10 anni di gestione del Comune. Sono bastati 8 metri quadri di carta stampata per spaventare a tal punto Agnelli & C. da costringerli a fare una delibera illegittima per impedire ai partiti di affiggere i manifesti nei luoghi di maggior visibilità.

 

Il secondo atto è una mozione del gruppo di maggioranza che invita il sindaco a querelare chiunque leda l’immagine del comune. Un atto inutile visto che per queste cose ci sono i codici civile e penale.

 

Perché l’hanno fatto? Per lanciare una sorta di avvertimento: non azzardatevi a criticare quello che succede a Castiglioni perché altrimenti potrebbe scattare la denuncia.

 

Sembrano atti di poco conto ma metteteli insieme e ne vien fuori una mistura tossica per la democrazia.

In vista delle elezioni vietano i manifesti e limitano il diritto di espressione ma noi andremo avanti lo stesso, insieme ai tanti Castiglionesi ormai stufi di questo stato di cose”.