"Città al centro": "A Castiglion Fiorentino tensioni in maggioranza"
Lo sostiene in una nota il Gruppo consiliare "Città al Centro" guidato da Rossano Gallorini, che motiva nei dettagli l'astensione sul provvedimento tariffe Tari discusso durante l’ultimo consiglio comunale
"Il filo conduttore dei due ultimi Consigli Comunali, quelli del 27 Aprile e del 25 Maggio, è stato l’intendimento da parte della maggioranza – almeno di quella consapevole – di utilizzare l’avanzo accantonato del bilancio comunale “per ridurre le bollette tari dei cittadini castiglionesi”.
Ad aprile avevamo assistito ad una artificiosa mozione congiunta di “Libera Castiglioni” e il gruppo “Castiglioni nel Cuore" dopo che entrambi avevano deciso già in Commissione Bilancio di ritirare dall’odg dello stesso Consiglio Comunale il punto che riguardava proprio il progetto di fare uso dell’avanzo di bilancio per la riduzione Tari e questo solo perché il nostro Gruppo aveva manifestato perplessità non tanto sulla sua sostanza, quanto sulla sua stessa legittimità.
La scorsa settimana, invece, l’operazione falsamente popolare, probabilmente illegittima e sicuramente di mera propaganda elettorale si è concretizzata. La Giunta, supportata da Castiglioni nel Cuore, sua nuova stampella consiliare - una sorta di improbabile sodalizio tra lo Sceriffo di Nottingham e un patetico Robin Hood - ha messo in votazione la proposta di utilizzare 215000 euro per la riduzione delle tariffe Tari ad uso domestico e di 75000 per quelle non domestiche. E’un’evidente mossa propagandistica e un’ulteriore presa in giro per i cittadini. Su questa ci siamo astenuti per una serie di chiarissimi motivi:
• Il provvedimento, previsto da leggi nazionali varate nel periodo pandemico, era secondo noi incongruo già nel 2022, in quanto nessuna norma statale ne sanciva il prosieguo rispetto alle annate 2020-21
• La legge 147/13, giusta o meno che sia, prevede infatti che la copertura integrale delle tariffe Tari avvenga mediante quanto corrisposto dai cittadini
• La Corte dei Conti prevede che eventuali stanziamenti da parte delle Amministrazioni siano selettivi e differenziati per rispondere a bisogni e difficoltà dei cittadini, individuabili ad esempio con le quote ISEE e non certo “a pioggia” come populisticamente intende fare la (nuova) maggioranza
• Le motivazioni addotte sono riconducibili, secondo “Libera il Cuore”, addirittura al conflitto Russo-Ucraino: pare di leggere, con tutto il rispetto per gli adolescenti, un tema di uno studente delle medie sui “problemi nel mondo”
• L’essenza del provvedimento è palesemente un’esasperazione della perenne campagna elettorale della maggioranza, alle prese – ne siamo stati anche testimoni – di evidenti tensioni interne: il Comune vuol passare da benefattore, anche a rischio che in un prossimo futuro la Corte dei Conti gli imponga l’annullamento del provvedimento; in tal caso i castiglionesi si troveranno a pagare non solo i futuri prevedibili aumenti, ma anche quelli che credevano “abbonati” dalla magnanimità e soprattutto dalla lungimiranza (?) dello sceriffo Milighetti che – come sogna ogni notte ed anche ad occhi aperti di giorno – se nei prossimi anni dovesse essere addirittura sindaco di questo paese, darebbe chiaramente la colpa allo Stato cattivo in caso di obbligo di restituzione dei soldi imposta ai cittadini
• Il provvedimento, aldilà dei soliti numeroni da prima pagina, sarà pressoché impalpabile per tanti cittadini e porterà invece la sottrazione di risorse destinabili ad altre opere effettivamente a vantaggio della comunità
• Pur non convinti della legittimità del provvedimento, abbiamo provato ad avanzare proposte tese ad una maggiore giustizia sociale che però sono state completamente ignorate da questi amministratori, perfettamente in linea con quanto accade nei piani più alti
Una cosa ci sentiamo di dire ai castiglionesi: quello che ora si sta tentando di spacciare per regalo non e’ altro che una piccolissima restituzione di quanto ingiustamente ci viene tolto da sette anni a questa parte con una tassazione al massimo. Una minima parte di quello che il comune mette in saccoccia, accumulando ogni anno oltre un milione di tesoretto per i suoi capricci, viene di fatto restituito – e crediamo anche illegalmente – ai cittadini sotto mentite spoglie".