E78 e MedioEtruria, Paita: "Opere necessarie per il territorio aretino" Ar24Tv

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Si è tenuto in Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo un convegno su "Infrastrutture, esigenze ed opportunità" del territorio aretino. Ospite l'On. Raffaella Paita, capogruppo in Senato Azione-Italia Viva. Sono intervenuti Miche De Angelis, presidente Associazione Arezzo per l'Europa e l'Ing. Pietro Cretella.

L'esito del convegno è stato sintetizzato in un documento:

Premessa

Il territorio della Provincia di Arezzo è ricco di tradizioni antiche e di assoluto pregio. Molte sono le eccellenze artistiche ed ambientali conosciute ed apprezzate dal turismo più colto. La storia del territorio aretino è permeata dalla laboriosità dei suoi abitanti che fin dai tempi dell’antica Locumonia Aritim si sono distinti per l’originalità delle produzioni. Oggi si distingue ancora per la presenza di eccellenze di carattere internazionale nel settore della moda, della meccanica e oreficeria, dell’agricoltura, della chimica applicata al recupero e alla trasformazione. Le infrastrutture nell’accezione più ampia del termine, sono quindi le arterie dove confluiscono l’impegno ed i progetti, della sua Comunità. La naturale centralità geografica è anche potenziale centralità infrastrutturale essendo luogo di incrocio dei corridoi nord-sud ed est-ovest. Il completamento ed il potenziamento della rete infrastrutturale è determinante per lo sviluppo del territorio aretino.

Infrastrutture digitali 

Le infrastrutture immateriali hanno rilevanza anche superiore a quelle di carattere fisico. La digitalizzazione di molti processi produttivi, dei servizi alla persona, della socialità, hanno bisogna di una rete digitale capillarmente diffusa su tutto il territorio e accessibile da tutti. L’accesso alle infrastrutture digitali è oggi come fu alla metà del secolo scorso l’accesso alle Autostrade.

Stazione linea AV - Media Etruria

La realizzazione di una nuova stazione AV sulla Direttissima costituisce una strategia su cui convergono gli interessi delle Regioni Toscana e Umbria per sostenere la proposta e garantire la massa critica necessaria a renderla fattibile.

Il luogo più opportuno dove realizzare la nuova stazione deve discendere da una approfondita valutazione sociale, economica, ambientale, tecnica; Scevra da campanilismi che porterebbero solo a rendere più complicato il già difficile percorso per la realizzazione.

Non sfugge il significato di punto nodale che l’infrastruttura rappresenterebbe per il territorio. Ne consegue che con essa e per essa sarà necessario realizzare tracciati di viabilità che ne permettano l’agevole raggiungimento e lo stazionamento.

Strada Statale 71 Umbro Casentinese Romagnola

L’attuale tracciato della SS 71 oggi Strada Regionale è lo stesso, salvo poche varianti, del 1928. Oggi di fatto è principalmente diventata una arteria di carattere urbano che collega i vari agglomerati sorti e potenziati lungo il percorso.

Il volume di traffico attuale non è supportato dalla geometria della sezione stradale incrementando il tasso di incidenti spesso mortali. Si deve prendere atto dell’urgenza di eseguire tutte quelle opere necessarie per la messa in sicurezza.

Solo un nuovo tracciato potrà rispondere alle esigenze di mobilità legate anche alla localizzazione della Stazione AV-Media Etruria

(completamento E78; riattivazione ed adeguamento della SS3bis da Pieve Santo Stefano a Canili)

n.b. Il progetto di completamento della E 78 in corrispondenza del “nodo di Olmo” e della zona periferica di Arezzo interessa aree soggette a procedure espropriative che stanno sollevando polemiche e “comitati” …………

Autostrada A1

Il tratto dell’Autostrada A1 che attraversa la provincia di Arezzo è ancora a due corsie per senso di marcia. La tratta da Incisa verso nord è, o lo sarà a breve, a tre corsie per senso di marcia; la tratta verso sud, che attraversa un territorio sostanzialmente pianeggiante, lo diventa nel Lazio. Sono cronaca quotidiana gli accumuli di traffico e gli incidenti nel tratto aretino che è di fatto una strozzatura rispetto alla portata dei volumi in transito.

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.