Monte San Savino, acque agitate in Consiglio comunale

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Il Gruppo consiliare di minoranza "Per Monte San Savino con Antonio Marzullo" lamenta: "L’amministrazione Bennati rifiuta il confronto"

"In consiglio comunale la parodia delle “tre scimmiette”: non sento, non vedo, non parlo".

Così il Gruppo consiliare di minoranza "Per Monte San Savino" in una nota diffusa ai media.

"Il 14 marzo si è tenuto a Monte San Savino il secondo consiglio comunale del 2023 e fra i temi in discussione quello principale che agita gli animi a Monte San Savino dalla fine del 2022. La ormai famosa distruzione di un campo polivalente storico facente parte di un complesso sportivo risalente ai primi anni del secolo scarso che l’amministrazione Bennati sta facendo trasformare in un parcheggio. Le due minoranze, che insieme rappresentano circa i due terzi dell’elettorato di Monte San Savino, hanno presentato una mozione per ottenere che il consiglio discutesse di questa situazione prendendo nuove decisioni opposte a quella posta in essere dalla Giunta.
Le stesse decisioni, in contrasto con quelle approvate, sono state chieste con una petizione che aveva raccolto il consenso di circa 500 persone promossa da un comitato popolare costituito a difesa del campo polivalente. Consenso che continua a crescere.
La dimostrazione plastica dell’arroganza del potere anche contro la richiesta di un così alto numero di cittadini è stato l’atteggiamento assunto dalla maggioranza in consiglio comunale.
La discussione ha visto solo gli interventi delle minoranze senza che la maggioranza desse nessuna forma di risposta o di giustificazione alla posizione contraria che poi la stessa maggioranza ha espresso nel voto.
Un totale disprezzo di ogni forma di confronto democratico su un argomento portato in discussione dalle minoranze, del tutto sovrapponibile alla richiesta espressa da almeno 500 persone sulla quale la maggioranza non ha espresso nessuna valutazione.
Ha fatto valere il solo potere dei numeri: 9 componenti di maggioranza e 4 componenti di opposizione.
Delle 500 firme nessuna considerazione.
A margine della discussione il sindaco ha annunciato che scriverà una lettera a tutti coloro che hanno firmato la petizione per spiegare le sue ragioni.
Qualunque cosa si scriva in quella lettera avrà comunque un chiaro sapore intimidatorio: io sono il sindaco e so che tu mi sei contro.
Quelle ragioni dovevano essere spiegate in consiglio comunale a tutti coloro che ne fanno parte ed a tutti coloro che lo seguono in diretta o in riprese audiovisive.
Sono stravolte le funzioni della rappresentanza e la funzione del consiglio come organo rappresentativo e sede di discussione delle decisioni è sostituito dalla posizione: il sono il “tuo”(?) sindaco eletto e faccio quello che mi piace.
Il confronto? Un optional".

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