Fontemura, Donati e Caneschi incalzano: "Area in degrado, inutile rinviare" - Foto

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Ai consiglieri del Pd Giovanni Donati e Alessandro Caneschi non bastano le dichiarazioni d'intento di Ghinelli espresse durante l'ultimo consiglio comunale di Arezzo: "Il tempo passa, il degrado dell'area ex Fontemura resta e il Sindaco non decide niente: cosa aspetta?"

"Quello che è accaduto nell'ultimo Consiglio Comunale è emblematico della situazione di stallo dell’Amministrazione Comunale: dopo oltre 9 mesi è stato discusso e bocciato l’atto di indirizzo che abbiamo presentato a nome del gruppo consiliare del Partito democratico. Ripercorriamo l’iter della pratica per evidenziare l’immobilismo ed il disinteresse del Sindaco su quest’area.

A febbraio scorso è stato depositato un atto di indirizzo con il quale si chiedeva al Comune di presentare un‘ offerta all’asta per l’acquisizione dell’area ex Fontemura a Poti, oggetto di procedura fallimentare.

La richiesta era chiara: il Comune presenti un‘offerta, provveda alla bonifica, decida la destinazione futura dell’area e, qualora ci fossero volumetrie non utilizzate, le inserisca nel registro dei crediti. 

A metà marzo si è tenuta l’asta, il Comune non ha partecipato, l'asta è andata deserta.

A giugno, quindi dopo già 4 mesi dalla presentazione, la pratica, con la nostra disponibilità vista la non obbligatorietà del parere, è stata discussa in Commissione Assetto del Territorio, e i consiglieri di maggioranza non hanno chiesto di apportare nessuna modifica all’atto presentato.

Da giugno fino a ieri totale silenzio: ci sono stati Consigli Comunali a fine giugno, a fine luglio, a fine settembre e a fine ottobre, senza che nessuno ci chiedesse modifiche o integrazioni all’atto presentato, né il Sindaco, né gli Assessori, né Consiglieri di maggioranza.

Nel Consiglio Comunale del 18 novembre è stato presentato un emendamento di Fratelli d' Italia che voleva introdurre una modifica al nostro atto: si chiedeva al Comune di presentare l'offerta solo quando la base d’asta (poi modificato introducendo anche il termine offerta minima, come se fossero la solita cosa) fosse stata pari o inferiore a 120.000 euro; quale è il motivo di questo emendamento? Solo quello di prendere tempo perché con questo limite il Comune non potrà partecipare alla prossima asta del 24 gennaio 2023 che prevede un'offerta minima di 138.240,00 euro (tra l'altro l'emendamento è stato poi bocciato anche dagli altri consiglieri di maggioranza)

Si è proceduto poi a votare la pratica che ha raccolto i voti contrari della maggioranza, dopo che il Sindaco, nel suo intervento, nonostante ci abbia ringraziato per la presentazione dell'atto di indirizzo, ha detto, in sostanza, che anche se il prezzo di un possibile acquisto risultava interessante, non c’erano le condizioni per farlo. È bene chiarire che gli atti di indirizzo, anche se approvati in Consiglio Comunale, non producono obblighi ed effetti amministrativi, ma sono semplicemente atti politici che danno indirizzi al Sindaco e alla Giunta.

È quindi chiaro che il Comune prima di poter partecipare all'asta dovrà compiere una serie di atti amministrativi (programmazione urbanistica, variazione di bilancio, tutti passaggi che avremmo dovuto votare di nuovo in Consiglio Comunale).

Concludendo, ci chiediamo: perché non è stato approvato l'atto di indirizzo sulla riqualificazione dell'area ex Fontemura presentato dal Partito Democratico, con le caratteristiche descritte sopra e con i limiti sopra esposti?

La risposta è semplice: solo ed esclusivamente per prendere tempo. Dopo 9 mesi nei quali potevano essere stati fatti tutti gli approfondimenti del caso la pratica è stata bocciata solo per rimandare, per non decidere, per non fare nulla.

Nell' area ex Fontemura resta il degrado, restano i rifiuti abbandonati, resta l'amianto, nel completo disinteresse del Sindaco e della Giunta".

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