Crisi di Governo, i sindaci dell'aretino scrivono a Mario Draghi: "Bisogno di stabilità"

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La crisi di Governo in un momento delicatissimo preoccupa. I Sindaci di centro sinistra della Provincia di Arezzo sottoscrivono l’appello a Draghi. Una lettera aperta in cui si evidenzia che lo "sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione delle opere pubbliche e la gestione dell’emergenza sociale, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione"

IL TESTO DELL’APPELLO

Lettera aperta dei sindaci sulla crisi di governo in atto.
16 luglio

"Con incredulità e preoccupazione assistiamo alla conclamazione della crisi di Governo generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza.
Le nostre città, chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione delle opere pubbliche indispensabili e la gestione dell’emergenza sociale, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità, serietà.
Il Presidente Mario Draghi ha rappresentato fino ad ora in modo autorevole il nostro Paese nel consesso internazionale e ancora una volta ha dimostrato dignità e statura, politica e istituzionale. Draghi ha scelto con coraggio e rigore di non accontentarsi della fiducia numerica ottenuta in aula ma di esigere la sincera e leale fiducia politica di tutti i partiti che lo hanno sostenuto dall’inizio.
Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo.
Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. Queste forze, nel reciproco rispetto, hanno il dovere di portare in fondo il lavoro iniziato in un momento cruciale per la vita delle famiglie e delle imprese italiane. Se non dovessero farlo si prenderebbero una responsabilità storica davanti all’Italia e all’Europa e davanti alle future generazioni.
Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità, certezze e coerenza per continuare la trasformazione delle nostre città perché senza la rinascita di queste non rinascerà neanche l’Italia".

Francesco Sonnati sindaco di Foiano
Roberta Casini sindaco di Lucignano
Simona Neri sindaco di Laterina Pergine
Valentina Vadi sindaco di San Giovanni Valdarno
Andrea Tavarnesi sindaco di Civitella
Sergio Chienni sindaco di Terranuova Bracciolini
Moreno Botti sindaco di Loro Ciuffenna
Nicola Benini sindaco di Bucine
Eleonora Ducci Sindaco di Talla
Roberto Pertichini sindaco di Montemignaio
Leonardo Degli Innocenti o Sanni sindaco di Cavriglia
Enzo Cacioli Sindaco Castelfranco Pian Di Sco
Tellini Giampaolo Sindaco di Chiusi della Verna
Carlo Toni sindaco di Poppi
Niccolò Caleri sindaco di Pratovecchio Stia
Monica Cardini - vicesindaca di Marciano della Chiana per conto della sindaca Maria de Palma

Valentina Calbi sindaca di Chitignano

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