Consiglio comunale, cambiano le regole. Le opposizioni lasciano l'aula: "Escamotage per il sindaco assente"

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Passa la modifica al regolamento del Consiglio Comunale: favorevoli i consiglieri di maggioranza mentre le opposizioni abbandonano l’aula al momento del voto.

Il Consiglio Comunale è stato chiamato a pronunciarsi di nuovo sulla modifica al regolamento oggetto di dibattito e voto lo scorso 16 giugno quando i “sì” non avevano raggiunto il quorum qualificato richiesto. I favorevoli alla proposta di delibera sono stati 18. Al momento del voto le opposizioni hanno abbandonato l’aula.
Dunque, il regolamento dell’assemblea conferma la cosiddetta modalità mista, che concilia la presenza in aula con il collegamento da remoto in videoconferenza. La disciplina di questo tipo di sedute viene definitivamente istituzionalizzata dopo le regole provvisorie introdotte a marzo. Solo nel caso in cui la Conferenza dei capigruppo si esprimesse unanimemente per un’assemblea in totale presenza, il presidente non avrebbe nulla in contrario.
Prima del voto sulla delibera, è stata respinta la questione pregiudiziale dei gruppi di opposizione illustrata da Francesco Romizi che ha ridato corpo alle considerazioni della seduta precedente. Pd, Arezzo 2020, Movimento 5 Stelle, Arezzo in Comune hanno sottolineato come in questo modo una previsione legata a una situazione eccezionale diventa norma, forzata nel metodo e nel merito e legittimante comportamenti ambigui o discutibili. A difesa della modifica, ritenuta importante, necessaria e funzionale a rendere effettiva la partecipazione di tutti i consiglieri grazie a uno strumento inclusivo, si sono schierati i gruppi di maggioranza mentre per il presidente del Consiglio Comunale Luca Stella “non può essere preclusa la possibilità di collegarsi da remoto, visti anche gli strumenti informatici di cui l’ufficio si è dotato e che ha messo a disposizione. In capo ai consiglieri comunali restano comunque precisi obblighi comportamentali come far sì che sia accertata la loro identità, in particolare mentre intervengono nel dibattito e durante la votazione. Ritengo che la differenza tra la visione della maggioranza e quella della minoranza è che con questo regolamento consentiamo a ciascuno, a suo insindacabile giudizio, di partecipare in presenza o da remoto. La minoranza sostiene invece che la partecipazione deve essere solo in presenza salvo casi gravissimi di forza maggiore. Quanto infine al vizio di fondo che la minoranza stessa mi attribuisce, di non avere mai convocato la conferenza dei capigruppo per metterla al corrente delle mie intenzioni e del modus operandi che intendevo far passare, ricordo che nella riunione dello scorso 17 maggio abbiamo proprio discusso dell’orientamento da standardizzare per i lavori consiliari per i mesi a venire, adesso cristallizzato in un testo”.

La nota dei gruppi di opposizione Pd, Scelgo Arezzo, Arezzo 2020 e Movimento 5 Stelle in merito alla modifica al regolamento del Consiglio comunale che consente di partecipare anche da remoto:

“Un escamotage per giustificare le continue assenze del sindaco”. Così i gruppi di opposizione Pd, Scelgo Arezzo, Arezzo 2020, Movimento 5 Stelle giudicano la modifica regolamentare approvata dall’assemblea. “E dunque se questa è la ratio abbiamo deciso di non renderci complici di tale forzatura. Ecco il motivo dell’abbandono dell’aula al momento del voto. Per la prima volta nella storia di Arezzo, una maggioranza approva un ‘suo’ regolamento grazie al quale un Consiglio Comunale è tenuto in semi-lockdown, ostaggio di mere abitudini personali. Lasciare l’aula è stata un’azione forte ma non ci venga attribuito chissà quale ‘aventino’ visto che abbiamo da due anni un’immagine costruita che fa da sfondo al primo cittadino ogniqualvolta dovrebbe sedere in Consiglio Comunale. Per fortuna gli aretini cominciano a percepire questo progressivo distacco e soprattutto i problemi che ne conseguono in termini amministrativi”.

 

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