Ghinelli riunisce i sindaci: al centro Medioetruria, Due Mari, Pnrr, Multiutility e partecipate

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Positivo l'incontro con i sindaci civici e del centrodestra convocato dal Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. Medioetruria, Due Mari, Pnrr, Multiutility e partecipate i temi al centro della riunione: "I comuni del territorio aretino stanno definendo una progettualità che guarda ai prossimi 50 anni"

Stazione Medioetruria, Due Mari, Pnrr, Multiutility e partecipate. Questi i temi che sono stati trattati questo pomeriggio nella riunione convocata dal sindaco Ghinelli con i primi cittadini dei comuni governati dalle coalizioni civiche o di centrodestra. “Sono molto soddisfatto dell’esito di questo primo incontro che ho voluto per riannodare le fila, in un momento storico unico per le progettualità territoriali, tra tutti i sindaci della provincia di Arezzo espressione del centrodestra o di coalizioni civiche alternative alla sinistra. Ne è scaturito un dibattito molto alto al tempo stesso concreto e costruttivo che ha focalizzato alcuni punti fermi: i comuni, tutti, hanno sottolineato la propria unitarietà d’intenti nel voler ribadire che la stazione Medioetruria debba essere patrimonio della provincia di Arezzo. Ci riserviamo un’analisi dettagliata di tipo oggettivo circa le possibili soluzioni in campo avendo stabilito che il criterio della scelta non sarà quello dei campanili, ma quello dell’interesse di tutto il territorio e più ancora dell’efficacia della proposta che lanceremo a Regione Toscana e Rfi - ha commentato il sindaco Alessandro Ghinelli -. Se da una parte c’è un’oggettiva prevalenza della ipotesi legata a Rigutino, espressa dal comune di Arezzo, dalla Valtiberina e dal Casentino, è altrettanto vero che non c’è nessuna preclusione nei confronti di altre soluzioni che insieme valuteremo. Tra poche settimane, proprio da questo tavolo, uscirà una proposta unitaria che discenderà da un’analisi specifica di cui il comune di Arezzo si farà carico. Stesso approccio di concretezza e buon senso è emerso per la Due Mari, così come il comune di Arezzo si è messo a disposizione, ovviamente per progetti condivisi e di area vasta, rispetto alle opportunità del Pnrr in tutte e sei le missioni. Ciò che è certo è che abbiamo disegnato un orizzonte lontano, mettendo sul campo temi che fino ad oggi non hanno avuto soluzione e che noi intendiamo affrontare con un’unica voce cercando, con la concretezza dei sindaci, piena interlocuzione anche nei confronti di altri comuni oggi non presenti, nell’interesse unico dei territori che siamo chiamati a rappresentare. Questo significa che immediatamente dopo questi primi passaggi estenderemo le risultanze e le progettualità a tutti gli altri sindaci indipendentemente dalle appartenenze politiche. In questa prospettiva si inserisce certo anche il tema della multitulity secondo una visione laica che non intende avere posizioni preconcette e soprattutto che non intende iscriversi in una impostazione fiorentino-centrica che non ha più ragione di essere. Questo gruppo di lavoro sarà riaggiornato a breve e rappresenta il primo nucleo politico di una “Grande Arezzo”, laddove Arezzo non rappresenta la città, ma la pluralità dei comuni che compongono il territorio. Questo per interloquire con la Regione Toscana consapevoli di rappresentare un numero consistente di abitanti, certamente il più numeroso della Toscana del sud, e che proprio con questa alleanza porrà in maniera più forte non solo i problemi ma anche le possibili soluzioni. Solo marginalmente è stato affrontato il tema delle partecipate, di quelle che vedono una compagine societaria definita da più comuni e che anche in questo caso richiedono una visione complessiva per i servizi del territorio. Questo dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, che il dibattito intorno alle partecipate non mi appassiona rispetto al tema “di chi va dove” - questione incidentale che troverà soluzione alla scadenza di ogni singolo appuntamento - ma mi appassiona molto invece rispetto al disegno che lega inscindibilmente il tema delle partecipate a quello dei servizi ai cittadini. Sono molto soddisfatto che i comuni del territorio aretino stiano definendo una progettualità che guarda ai prossimi 50 anni consapevoli che oggi siamo chiamati a scrivere ciò che domani accadrà”, ha concluso il sindaco Ghinelli.

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