Podere Rota, Pierazzi alza i toni: "Serve maggiore chiarezza da parte dell'Arpat"

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Il capogruppo del M5S sangiovannese Tommaso Pierazzi alza i toni dopo la relazione presentata dall’ARPAT.

La pubblicazione sul sito istituzionale del comune di San Giovanni Valdarno della relazione sull’anno 2020 dell’ARPAT (agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) che confermerebbero il problematico stato qualitativo delle acque sotterranee nel sito di Podere Rota ha accesso, naturalmente, polemiche e preoccupazioni riguardante l’annosa questione del sito la cui sperata chiusura nel 2021 non ha, purtroppo, trovato risposta. Varie le prese di posizioni delle sponde politiche e, tra queste, quella del capogruppo del M5S in consiglio comunale Tommaso Pierazzi che, tramite una nota stampa, ha voluto chiedere spiegazioni in merito a quanto emerso:

“Lo stato qualitativo delle acque sotterranee – leggiamo nel sito del comune di San Giovanni – come già messo in evidenza nei Ria precedenti, si caratterizza per la presenza di elevati valori di ammoniaca, cloruri, nitriti, arsenico, e manganese nei livelli acquiferi intermedio e profondo, con concentrazioni che subiscono anche forti oscillazioni nel tempo; inoltre è confermata la presenza di composti organoalogenati, con superamenti delle Csc (concentrazioni soglia di contaminazione ndr). Le analisi del 2020 hanno continuato ad evidenziare, come nei precedenti anni, oltre ai diffusi superamenti della Csc per il tertracloroetilene (N7(s) e N7(i), la presenza di altri composti organoalogenati quali ad esempio il tricloroetilene ed il cloruro di vinile”.
“Particolare rilievo continua ad assumere l’andamento dei solfati nelle acque sotterranee del piezometro di versante TPZ18 (acquifero profondo)”.
E dopo una disamina dei valori dei singoli elementi, il rapporto conclude: “Risulta, pertanto, confermato il problematico stato qualitativo delle acque sotterranee, sia in area di versante che di fondovalle, per tutte le circolazioni presenti (profonda, intermedia e superficiale) e che è possibile mettere in relazione all’interferenza fra acque sotterranee e percolato. Si rende, pertanto, necessario che vengano poste in atto ulteriori azioni ai fini della messa in sicurezza delle acque sotterranee. Fra queste saranno da considerare in primis quelle volte al miglioramento della gestione del percolato”.

Intanto chiediamo ad Arpat di utilizzare espressioni chiare - precisa il Capogruppo M5S Tommaso Pierazzi -, perché dietro ogni comunicazione c’è una vallata intera che prega per la propria salute.
Cosa vuol dire “problematico stato qualitativo delle acque sotterranee”? Sono inquinate oppure no? Rischiamo gravi conseguenze per la nostra salute oppure no?

C’è una rete idrica di approvvigionamento per il nostro comune che passa dai pozzi posti in località Oltrarno e Santa Maria Badiola e la cittadinanza deve essere rassicurata sulla loro sicurezza. Per questo chiederemo siano fatte quanto prima analisi che ne certifichino la qualità. Non ci possiamo permettere di tralasciare nessun controllo specialmente a seguito di quanto appreso oggi.

Sono anni che ci battiamo in prima linea come Movimento 5 Stelle per la chiusura definitiva del sito di Podere Rota e questi rapporti di Arpat non fanno che avallare tutte le preoccupazioni che abbiamo portato in ogni sede istituzionale. Va anche ricordato che le nostre battaglie fino ad oggi non sono state vane perché ci hanno permesso di ottenere dalla Regione Toscana la chiusura del sito di Podere Rota per i Rifiuti Solidi Urbani al raggiungimento delle volumetrie ancora disponibili, ma la battaglia in questo ultimo anno si è spostata sull’ampliamento per i rifiuti speciali.

Per questo insieme alla Giunta sangiovannese abbiamo chiesto l’Inchiesta Pubblica che ha portato chiaramente nelle stanze del palazzo della Regione Toscana il dramma che sta vivendo tutto il Valdarno. Per questo adesso ci auguriamo che il prossimo 23 febbraio 2022 alla prima conferenza dei servizi relativa al progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota da destinare a rifiuti speciali non pericolosi, sia al centro del dibattito la sola volontà popolare.

Un eventuale ampliamento anche se per Rifiuti Speciali impatterebbe ancora sull’ambiente del Valdarno, devastato da oltre trent’anni dal business del rifiuto ai danni di quella Economia Circolare tanto agognata da tutti.

Tags: San Giovanni Valdarno Podere Rota Tommaso Pierazzi

Massimo Bagiardi

Massimo Bagiardi

Giornalista pubblicista da 20 anni ho da sempre curato la passione per lo sport e in particolare per la Sangiovannese calcio che seguo con passione ogni Domenica e in tutte le occasioni dal lontano 1989.

Amo la musica anni 80, ho creato e gestisco forzasangio.it sito che parla del magnifico mondo azzurro