Due Mari lumaca: costruiti 2,5 km all'anno

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Due Mari, Fdi: “Dalla fine degli anni ‘60 sono stati costruiti ad oggi circa 2,5 km di media annui, dopo oltre 50 anni siamo ancora a parlare di progetti. C’è il commissario ma manca un cronoprogramma dei lavori”
Veneri-Capecchi-Torselli: “La politica ha la grandissima responsabilità di non essere stata capace di fare progetti, controllarli e portarli a compimento”.
“La politica ha la grandissima responsabilità di non essere stata capace di fare progetti, controllarli e portarli a compimento. Le imprese senza strade non possono competere sul mercato e scontano le inefficienze e i ritardi di un sistema-Paese arretrato e incapace di costruire grandi infrastrutture. La Due Mari rappresenta una questione annosa: il progetto è del 1968, 270 i chilometri che dividono Grosseto da Fano e ad oggi sono stati realizzati 2,5 km all’anno, meno della metà del percorso quindi. In compenso, siamo al progetto 4.0 che ha revisionato il progetto 3.0 bocciato nel 2010. E’ incredibile che dopo oltre 50 anni siamo ancora al punto di dover rimettere le mani sul progetto!” dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, i consiglieri Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Mobilità, e Gabriele Veneri, che ha partecipato ad Arezzo al convegno organizzato dagli industriali della Toscana sud.
 
Adesso è stato nominato il commissario per la Due Mari ma manca ancora un cronoprogramma che indichi quando l’opera verrà finalmente ultimata. Siamo oltre quasi tempo massimo e ancora non sappiamo quanti soldi verranno stanziati e quando i lavori verranno conclusi. Stiamo parlando di un tracciato che registra una media giornaliera di 10mila passaggi!” sottolineano gli esponenti Fdi.
 
“Facciamo un esempio lampante. Una lumaca percorre 2 km e 125 metri all’anno, se cammina 12 ore al giorno, è quasi quello che è stato fatto ad oggi per la Due Mari. Ma la stessa lumaca se si muove per 24 ore può compiere 4 km e 300 metri all’anno: questo significa che con organizzazione, programmazione e visione le opere si possono costruire in tempi accettabili. La competizione delle nostre aziende è globale e le infrastrutture devono agevolare la nostra economia non frenarla. Imprese e cittadini aspettano da 50 anni una strada per la quale siamo ancora alla fase progettuale!” spiega Veneri.

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