Romizi: “Per il sindacato e la democrazia, l’amministrazione comunale non ha nulla in serbo”

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Il capogruppo consiliare di Arezzo 2020 Francesco Romizi lamenta una mancata presa di posizione dell'amministrazione comunale di Arezzo rispetto ai fatti di Roma

“Abbiamo atteso due/tre giorni, abbiamo lasciato il vicesindaco celebrare Norma Crosetto con i nostalgici della decima Mas al completo, nonché autorevoli rappresentanti del Comune in società partecipate, dopo di che è suonato il campanello d’allarme. Perché tanta solerzia non è stata dimostrata per esprimere solidarietà alla Cgil dopo l’attacco squadrista di sabato a Roma? Lucia Tanti, invece di scrivere su Facebook di ‘partigiani comunisti titini’, con un linguaggio che tradisce ancora una logica da guerra fredda, avrebbe potuto spendere il suo tempo per intervenire all’iniziativa della locale Cgil. Anzi, avrebbe dovuto farlo Ghinelli. E invece silenzio da entrambi. Silenzio fisico e verbale. Non presenti domenica, non presenti nei giorni successivi con un una dichiarazione ufficiale di vicinanza al sindacato e condanna contro i neo-fascisti di Forza Nuova, che sono tra noi a differenza di Tito morto da decenni, o contro i politici che dal centrodestra strizzano l’occhiolino. Ah, dimenticavo: si tranquillizzi vicesindaco, per la cronaca perfino la Jugoslavia non esiste più da tempo”.

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