Mega Asl, PSI aretino: "Referendum primo passo per riformare la sanità"

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Il Partito Socialista Italiano della Zona Aretina auspica l’inizio di un percorso condiviso di riformismo. Il partito indica il referendum come prima tappa per evidenziare problemi e criticità delle mega-Asl.

Il referendum sulla sanità deve essere il primo passo per una più strutturata fase di riflessione, confronto e progettualità. A sostenerlo sono i socialisti di Arezzo che, dopo aver lanciato la proposta di un coinvolgimento diretto dei cittadini per il superamento del modello delle mega-Asl e dei mega-Distretti, accolgono con soddisfazione la volontà espressa da amministrazioni e forze politico-sociali di una mobilitazione referendaria municipale sul tema, con l’auspicio che possa essere l’inizio di un percorso condiviso di riformismo.

Il Partito Socialista Italiano della Zona Aretina ritiene infatti che il referendum rappresenti solo un primo partecipato e democratico passaggio per evidenziare i problemi gestionali, organizzativi e finanziari collegati all’attuale struttura della sanità, avviando ad Arezzo e in Toscana una fase di cambiamento volta a consolidare l’ospedale San Donato, a rafforzare i distretti con nuovi finanziamenti e maggior autonomia, e a riportare la sanità vicina ai bisogni dei cittadini con particolare attenzione alle categorie più deboli quali disabili e anziani. «Un referendum - spiega Alessandro Giustini, segretario dei Socialisti di Arezzo, - è un istituto serio e delicato perché chiede ai cittadini di esprimere opinioni su interessi sociali importanti. A dimostrarlo sono gli attuali referendum su giustizia e eutanasia che trovano il parere favorevole del nostro partito. Quello sulla sanità aretina e toscana è particolarmente urgente per permettere ai cittadini di evidenziare i gravi difetti della riforma sanitaria che in Toscana ha portato alla creazione del modello fallimentare delle grandi Asl con una diminuzione di servizi e personale, un freno agli investimenti e un allontanamento dai territori. Il referendum, allo stesso tempo, richiede un impegno e una disponibilità da parte delle istituzioni a rispettare le opinioni dei cittadini e ad agire di conseguenza, con proposte e progetti per risolvere le problematiche e per impostare al più presto una reale stagione di cambiamento e miglioramento».

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