A Pisa 45 milioni, 39 a Pistoia, a Livorno e Lucca 30. Per Arezzo 6,4 milioni. I conti che non tornano

Sono 271 le proposte ammesse al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Ai fondi inizialmente previsti (400 milioni) si aggiungono i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Il Pd aretino sul PinQua: “Manca un’idea di città, poche idee ma confuse”. E Marco Donati, nel pubblicare la tabella dei finanziamenti in cui Arezzo è nelle retrovie: “La Giunta Ghinelli non deve indispettirsi, ma ascoltarci di più”.
“Un’occasione mancata. Ci sembra la traduzione migliore del risultato ottenuto da questa amministrazione con la sua partecipazione al bando Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare: 267esimo posto su 271 progetti finanziati, penultimo posto tra i capoluoghi di provincia toscani, idee risicate e fumose, con il Pinqua che è l’ulteriore anello debole di una catena che comincia con la ex Lebole passa da Pescaiola e il Pionta, l’incapacità di ottenere finanziamenti adeguati e necessari. Altri Comuni hanno infatti avuto fino a 45 milioni di euro. Avevamo già commentato il fatto che le amministrazioni comunali con più di 60.000 abitanti potevano partecipare con tre proposte mentre il Comune di Arezzo ha avanzato solo due progetti, avevamo già denunciato il fatto che l’area del Pionta, di proprietà esclusivamente pubblica, era stata esclusa. Adesso si tirano le somme di tutta questa incapacità. O meglio: siamo costretti ad accontentarci delle somme, se arriveranno. Sei milioni e mezzo scarsi contro potenziali 45”.
Fin qui il gruppo consiliare del Partito Democratico. Marco Donati, Scelgo Arezzo, fa i conti tabella alla mano:
Dalla tabella potete vedere come i progetti toscani presentati nelle altre città ottengano tutti risorse più ingenti di quelle ottenute da Arezzo.

Pisa addirittura si vede finanziati ben tre progetti di riqualificazione urbana e ottiene 45.000.000 di euro, Pistoia 39.000.000 milioni di euro, Livorno e Lucca 30.000.000 di euro, Massa 20.000.000 di euro, Prato, Grosseto, Viareggio, Carrara 15.000.000 di euro. Firenze e l’area metropolitana poi non ne parliamo 90.000.000 milioni di euro.
Con queste risorse saranno riqualificati interi quartieri delle altre città toscane.
Oggi la legittima esultanza dell’amministrazione comunale di Arezzo, ma come Scelgo Arezzo vogliamo provare a spronare l’amministrazione a fare molto meglio di così. Le altre città toscane, a volte guidate da amministrazioni elette da poco tempo, progettano e ottengono risultati migliori.
Arezzo, lo ripeto da tempo, può fare meglio di così.

Anche Alessandro Caneschi ha chiesto chiarimenti sul Pinqua: “il Comune di Arezzo vi ha partecipato con due soli progetti e già in precedenti Consigli Comunali abbiamo lamentato l’assenza di un’area come il Pionta. Siamo collocati al 267esimo posto con potenziali 6,4 milioni disponibili. Ma le città potevano arrivare a ottenere fino a 45 milioni di euro e per questo a noi pare sia un’occasione mancata. A che punto sono i progetti delle opere”?
L’assessore Francesca Lucherini: “avere ottenuto, a beneficio di Arezzo, una cifra simile non è affatto un risultato negativo. Da questo momento abbiamo 240 giorni per presentare il progetto esecutivo sia per Tortaia che per la ex Cadorna”.
Anche il sindaco Alessandro Ghinelli ha ricordato come “siamo stati un Comune molto concreto nell’approccio a questo bando grazie al contributo di vari assessorati, non ultimo quello al bilancio. La scelta di Arezzo è seria e oculata, compiuta sulla base delle risorse a disposizione, non solo economiche ma anche umane. Come avremmo potuto gestire progetti per 45 milioni, con quali risorse, con quale personale? E ancora: come potevamo anticipare una cifra di tale entità? Per fortuna non dovrò pormi questi temi, o forse sarebbe meglio dire problemi, come magari potrebbe succedere in altri Comuni”.