Area ex Lebole, Bardelli: "Storia di una morte annunciata”

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“Ho volutamente utilizzato il titolo di un libro di Gabriel Garcia Marquez per fare riferimento a una zona della città che resta ferma al palo senza che una prospettiva reale faccia pensare a una svolta. Ma la ex Lebole non è vittima di uno strano incantesimo, di una malia di qualche stregone, è semplicemente in mano a proprietari letteralmente spariti dai radar", dichiara il consigliere comunale Roberto Bardelli.

Il 21 marzo del 2105, giunta Fanfani, fu netta la mia contrarietà a un progetto scadente, raffazzonato e idealmente povero e miserrimo, solito centro commerciale con i suoi annessi e connessi. Fu approvato alle 2 del mattino, una maratona poi rivelatasi inutile. E questo perché nella tarda serata del 9 agosto 2018, stavolta amministrazione Ghinelli, andò in scena il secondo tempo: la Giunta venne incontro alle esigenze della proprietà, per non gravare sui costi di realizzazione delle opere e dare un aiuto importante a chi doveva investire ma, con coerenza, confermai la mia contrarietà. Solite area commerciale e carabattole di contorno. Tuttavia, la delibera passò, dopo un altro estenuante Consiglio Comunale. Siamo a luglio 2021 e la zona, alle porte di Arezzo, è sempre nel più completo degrado, dormitorio di fortuna e luogo di spaccio. Peccato che questo scempio non lo vediamo solo noi rappresentanti dei cittadini ma anche questi ultimi e chiunque passi di lì. Se il sentimento prevalente è il sostanziale disinteresse, scomodando sempre Marquez temo che la ex Lebole sia destinata a cent’anni di solitudine”.

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