L'opposizione risponde a Ghinelli: "Degrado istituzionale, sociale e urbano" Ar24Tv

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Le opposizioni rispondono compatte al sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli che mercoledì scorso le aveva accusate di aver fatto una "carnevalata" quando hanno abbandonato l'ultimo consiglio comunale in segno di protesta.

Per i gruppi consiliari di opposizione Pd, Arezzo 2020, Scelgo Arezzo e Movimento 5 Stelle “la scelta di abbandonare i lavori consiliari - ha esordito Donato Caporali - non è derivata da una situazione contingente ma dalle continue e reiterate assenze di questi mesi. Assenze che certificano plasticamente un fatto incontrovertibile: Arezzo manca di guida e non è amministrata. Esiste un verbale della riunione del Cispel a cui il sindaco avrebbe partecipato, preferendola all’assemblea cittadina con i rappresentanti eletti? Chiediamo a Ghinelli di essere presente, una figura di riferimento e di assumersi le sue responsabilità”.

“La presenza del sindaco non va ridotta a mera formalità - ha rincarato Francesco Romizi - ma è il presupposto di un confronto democratico non tanto con il sottoscritto o i colleghi di opposizione ma con le nostre idee e proposte, frutto delle istanze di centinaia di cittadini che ci hanno votato e ci sollecitano nel ruolo di loro rappresentanti. E poi basta con la pretesa di condizionare lo stesso funzionamento del Consiglio Comunale. Le riunioni sono ancora a distanza, tra i pochi Consigli Comunali d’Italia: facciamo decidere legittimamente al presidente Luca Stella. Anche noi teniamo famiglia ma le nostre non diventano evidentemente pretesto di disinteresse. Rimandiamo al mittente l’accusa di opposizione inerte: cito centinaia di interrogazioni, decine di atti di indirizzo ed emendamenti a varie delibere sulle quali abbiamo lavorato”.

Marco Donati: “ho partecipato, con la consigliera Valentina Sileno, a tutti i Consigli Comunali, personalmente anche a quello del 28 gennaio quando ero affetto da Covid. Sento semmai ironia da parte di alcuni consiglieri di maggioranza su quante volte intervengo in Consiglio Comunale: altro che assenteista. La città vive una crisi di aspettative e una mancanza di prospettive. L’ultima rilevazione misura una perdita dei consumi dell’11,4% ben 2,5 punti in più della media regionale e nazionale. Un accenno sul parere richiesto dalla Giunta sul caso Coingas: è arrivato ed è stato secretato. Vi sembra una vicenda gestita bene da un punto di vista politico e amministrativo? Possibile che non possiamo conoscere il contenuto di un atto sul quale il primo principio dovrebbe essere quello della trasparenza? Quando le cose non vanno per il verso giusto evidentemente qualche spiffero passa. E dell’esistenza di questo parere sono infatti venuto a conoscenza grazie alla maggioranza”.

“La sfrontatezza di mancare per mesi - per Francesco Zagami del Movimento 5 Stelle - rappresenta un’offesa alle istituzioni e al mondo che lavora. Se il ruolo del sindaco è innanzitutto quello di ascolto, Ghinelli viola tale presupposto. Questo, accanto alla mancanza di operatività dell’amministrazione comunale, dovrebbe portare il sindaco a una scelta radicale: dimettersi”.

Alessandro Caneschi: “per il vaccino, Ghinelli ha prima detto ai cittadini che avrebbe atteso il suo turno e poi lo ha fatto negli Stati Uniti: questa non è mancanza di rispetto? Così come per i Consigli Comunali: vengono privilegiate riunioni di altri famosissimi organi. Facciamo una passeggiata in centro e fermiamo un po’ di persone chiedendo cosa sia il Cispel. Troveremo sguardi per lo meno interdetti. Intanto per prendere un appuntamento all’archivio storico servono ancora 100 giorni mentre di grandi opere si parla ormai sei anni senza vedere risultati”.

Conclusioni affidate a Donella Mattesini e Giovanni Donati: “conosco molto bene il regolamento del Consiglio Comunale e non partecipare alle interrogazioni significa privare i cittadini del diritto a conoscere il punto di vista della giunta sui loro problemi. Problemi che stanno conoscendo un accumulo tale da poter parlare di degrado istituzionale, urbano e sociale”.

“Ricordo che i primi a lasciare l’aula sono stati i consiglieri di maggioranza quando c’era da discutere l’atto di indirizzo sulla costituzione di parte civile sul caso Coingas. Altro che opposizione senza idee”.

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Nicola Brandini

Nicola Brandini

Nasco nell'anno del crollo dell'URSS, cresco in Valdichiana, corro in giro, mi laureo prima ad Arezzo e poi a Bologna, vivo ad Arezzo, faccio il giornalista. Sono quello nella foto.