Oltre l’emergenza, le proposte del Pd. Letta: "Bene il percorso avviato ad Arezzo, lavoriamo per un nuovo partito"

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Via al calendario di iniziative della Conferenza programmatica provinciale del Pd. All’evento, presente anche il segretario nazionale Enrico Letta: "Spero di poter essere presto con voi, è importante il recupero del rapporto con i territori per un partito di prossimità"

L'appuntamento del Pd aretino in modalità webinar sulla piattaforma Zoom e in diretta streaming sulla pagina Facebook del coordinamento territoriale del PD di Arezzo.

Francesca Basanieri: 

"Stasera inizia un percorso nuovo e ambizioso per il Pd provincia di Arezzo, voluto dal nostro segretario Francesco Ruscelli. Dobbiamo ricostruire dopo la pandemia, che ha cambiato le priorità e le realtà sociali ed economiche. Ha cambiato il volto della politica. Sono emerse le fragilità del  nostro sistema. Dobbiamo fare uno sforzo collettivo di collaborazione per un progetto a lungo termine per il nostro territorio, col quale dobbiamo tornare a riconnetterci. Dobbiamo tornare a parlare con i cittadini, saper parlare alla testa e alla pancia delle persone. Grazie al segretario Letta, che sta tenendo la barra su alcuni temi come lo ius soli e ddl Zan. Con questi temi abbiamo fatto capire da che parte sta il Pd. Identità, visione, coerenza, diritti civili e sociali".

Francesco Ruscelli: 

"Grazie a Basanieri e grazie ai tanti ospiti, grazie al segretario Enrico Letta per la presenza e per il lavoro che sta mettendo in campo con la Segreteria. Dobbiamo affinare la nostra capacità di analisi e trovare le risposte politico/amministrative. Lo abbiamo tentato di fare durante il lockdown con un'azione politica caratterizzata da numerose iniziative a distanza. Ora grazie alla campagna vaccinale stiamo uscendo dall'emergenza e vogliamo ripartire da un partito di prossimità, come dice Letta. La conferenza programmatica provinciale ci terrà impegnati per due mesi su economia, lavoro welfare, servizi pubblici locali, cultura e turismo, green strategy e la questione giovanile, che è centrale, come la questione femminile e il tema delle nuove povertà. Il partito deve tornare ad essere il luogo del confronto e dell'elaborazione, in un confronto continuo anche con i soggetti economici. Dovremo favorire crescita e sviluppo, dentro una cornice di maggiore equità e giustizia sociale. La pandemia ha evidenziato che l'ingiustizia sociale è un freno allo sviluppo, il povero contro il povero, investe tutto, accelerando la polverizzazione sociale. Questa crisi è strutturale, non si ferma alle frontiere, ma ora si è compreso che dobbiamo affrontare il problema tutti insieme. Ad Arezzo dobbiamo essere capaci di tradurre su scala locale le idee che stanno emergendo, con un'attenzione ai comuni che andranno al voto in autunno: Anghiari, Sansepolcro, Montevarchi e Civitella. Il sistema produttivo locale registrava già bassa crescita, nella nostra provincia dobbiamo ripensare a investimenti su infrastrutture materiali ed immateriali. La diversificazione della provincia può essere un vantaggio, valorizzando le specificità delle aree interne e del Valdarno proteso verso l'area fiorentina. Dobbiamo interpretare il nuovo bisogno di comunità. Costituiremo gruppi di lavoro su temi come green economy, turismo e marketing territoriale, pubblica amministrazione, turismo e welfare. Dobbiamo confrontarci col territorio, con amministratori e lavoratori, oltre a forze imprenditoriali. Il 7 giugno avremo un webinar con le categorie economiche e il ministro Andrea Orlando. A luglio presenteremo il documento con tutti i contributi, aggiornato da questo imponente lavoro che ci proponiamo di svolgere. Rimbocchiamoci tutti le maniche, per garantire un nuovo diritto al futuro".

Paolo Brandi:

"Oltre l'emergenza, le proposte del Pd. Il documento è stato integrato in corso d'opera, le proposte andranno ulteriormente riviste. Sarà un lavoro complesso. L'obiettivo è quello di passare da elencare i problemi, a individuare le soluzioni. Lanciamo la sfida in ambito locale. Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a una lenta e costante affermazione del centro destra, a partire dal comune capoluogo. Dobbiamo lanciare la sfida, il centro destra è bravo a parole, molto meno nei fatti. Dobbiamo ricostruire un rapporto con la nostra gente, un legame che si è allentato nel tempo. Dobbiamo anche aprirci ai cittadini e alle altre forze del centro sinistra, sarà un lavoro complesso. Alcune questioni devono entrare nell'agenda di tutti i partiti. La provincia ha grandi potenzialità: turismo slow, parco nazionale, piste ciclabili, possiamo diventare riferimento in Italia; penso anche all'agricoltura di qualità, oltre a moda e settore orafo. Il limite: le istituzioni locali sono statiche. Dobbiamo dettare l'agenda politica dei prossimi mesi. Il problema è l'assenza di progetti rispetto alle 6 grandi missioni indicate dal Governo".

Enrico Letta:

"Mi piace molto il percorso che avete iniziato, importante il recupero del rapporto con i territori per un partito di prossimità. Tutti i comuni hanno bisogno di attenzione, oltre a quelli che andranno al voto. Costruiremo le Agorà con un mix di interni ed esterni al partito, con un filone su futuro della democrazia e della partecipazione per un nuovo partito di cui abbiamo bisogno, anche con l'utilizzo di nuovi strumenti digitali; secondo filone: il progetto dell'Italia per il Pd. Siamo in un Governo di larga coalizione, abbiamo preso impegni e li rispettiamo, ma è complicato stare con alleati così lontani da noi come Salvini, dobbiamo preparare l'Italia del domani. Da luglio in poi lavoreremo su piattaforma digitale sui due filoni. Durante la pandemia è saltato uno dei pilastri di secoli di democrazia rappresentativa, che vive sulla presenza fisica del rappresentante. Il Parlamento Europeo guidato da Sassoli ha fatto una scelta rivoluzionaria, con il voto da remoto: siamo entrati in un nuovo mondo. Quindi: quale forma partito, quale democrazia e quale progetto per l'Italia. State facendo bene ad Arezzo, è un bel segnale. Coinvolgere gli esterni non vuol dire non dare importanza a iscritti e tesserati, ma dobbiamo aprirci. Vi invito a vivere la vostra conferenza programmatica come un lavoro importante per avviare l'idea della prossimità e concepire il lavoro dell'Agorà. Dobbiamo andare alle prossime elezioni con un nuovo modello di partito, più orizzontale e aperto. Dobbiamo far passare i nostri messaggi. Bene il lavoro che ho visto, spero di essere in grado di venire a trovarvi, i rappresentanti del nostro Governo porteranno ottimi contributi e questo lavoro sfocerà in un qualcosa che scolpiremo sulla roccia".

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