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sabato | 05-07-2025

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Nonostante le promesse politiche elettorali del presidente Giani

“Prima delle elezioni regionali di settembre 2020 – dice Giunti – il Presidente della Regione Giani diceva che la sanità pubblica era ai primi posti nel suo programma politico. Era uno dei pilastri su cui si fondava il suo impegno politico. Mai come oggi il Covid gli aveva fatto capire quanto politicamente fosse importante la sanità territoriale. Continuava dicendo che la politica di dismissioni degli ospedali non aveva motivo di essere. Si sarebbe impegnato politicamente affinchè non ci fossero manifestazioni di disagio e carenze di personale o attrezzature non all’altezza della situazione. Con questi bellissimi propositi ha vinto le elezioni. Faccio presente però che a Sansepolcro , dove c’è l’ospedale con i minori servizi di tutte le vallate aretine, i disagi, ci sono e tanti, e ci sono reparti che non funzionano come dovrebbero proprio per la mancanza di personale e/o attrezzature. Dove? Ma nei reparti di medicina, di chirurgia, di cardiologia, di primo intervento, non posso chiamarlo pronto soccorso, perché non lo è. Poi la rianimazione che non c’è . E i soldi promessi per il miglioramento della struttura? Bisognerebbe dire al Presidente che dopo otto mesi da quelle promesse politiche, ritrovarsi, forse, con solo un paio di mammografi in più e basta è un po’ poco. Consoliamoci, ora ci sono altre elezioni, qui a Sansepolcro, e chissà quante altre promesse politiche saranno fatte, sarebbe bene però che la gente aprisse una buona volta gli occhi”.

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