Coingas, manca il numero legale in Consiglio comunale: salta la votazione, insorge l'opposizione

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Consiglio Comunale di Arezzo convocato con un unico punto all’ordine del giorno, l'atto di indirizzo proposto da RomiziRalliMenchetti e Agnolucci: la costituzione a parte civile del Comune di Arezzo nel procedimento penale Coingas. Manca il numero legale, salta la votazione

Era in programma la votazione dell’atto di indirizzo per la costituzione a parte civile del Comune di Arezzo nel procedimento penale Coingas. Proponenti i consiglieri comunali Francesco RomiziLuciano RalliMichele MenchettiAngiolo Agnolucci. Il momento conclusivo rispetto a quanto già svoltosi nell’ultima seduta, quando l’atto è stato oggetto di discussione e sullo stesso sono state espresse le dichiarazioni di voto. Diretta sul canale Youtube del Comune di Arezzo. Nel merito, durante il consiglio comunale dello scorso 25 febbraio, i gruppi di maggioranza  Lega, Fratelli d'Italia, Ora Ghinelli e Forza Italia avevano lasciato l'aula al momento di votare l'atto d'indirizzo di tutti i gruppi di opposizione con il quale si chiedeva che il Comune di Arezzo si costituisse parte civile nel procedimento penale Coingas /Estra. L'atto era firmato da Pd, Arezzo 2020, M5S e Lista Ralli ed è stato condiviso poi in consiglio anche da Scelgo Arezzo. Stamani la maggioranza ha fatto mancare il numero legale, con immediata reazione dell'opposizione:

La nota dei gruppi Pd, Arezzo 2020, Lista Ralli e Movimento 5 Stelle sul Consiglio Comunale di mercoledì 17 marzo

"L’epilogo è stato indegno. La mancanza del numero legale da parte della maggioranza, che ha così fatto saltare il voto sull’atto d’indirizzo con il quale veniva chiesto a sindaco e giunta di adottare ogni provvedimento necessario affinché il Comune si costituisse parte civile nel procedimento penale relativo a Coingas/Estra, è un comportamento scorretto nei confronti del Consiglio Comunale, del suo presidente e che squalifica il ruolo dell’organo. Con questa richiesta, intendevamo tracciare una precisa linea da seguire in vista dell’udienza preliminare prevista il 23 marzo. Pensando all’esclusivo interesse della città, vistasi lesa nella sua stessa immagine da una vicenda di sottogoverno che spetterà comunque alla magistratura giudicare. Noi nel frattempo diamo un giudizio politico a questo atteggiamento omissivo del centrodestra: zero. Come zero sono stati i suoi consiglieri presenti al momento dell’appello nominale. Tra gli assenti, registriamo anche il sindaco. Siamo consapevoli che non avrebbe comunque partecipato al voto ma essendo tornato recentemente dagli Stati Uniti, nulla impediva la sua presenza".

“Consiglio Comunale convocato a vuoto e maggioranza sulle barricate”

Lo dicono Marco Donati e Valentina Sileno (Scelgo Arezzo): “la situazione di stallo dell’amministrazione Ghinelli inizia a essere preoccupante”.

Forte stupore e molta preoccupazione”. Questo il commento dei consiglieri comunali della lista civica Scelgo Arezzo dopo il mancato raggiungimento del numero legale che ha impedito che si tenesse la seduta di Consiglio Comunale. “Ormai è evidente – rilevano Marco Donati e Valentina Sileno – che le forze di maggioranza dialogano con difficoltà e la spaccatura sulla costituzione di parte civile sulla vicenda Coingas ne è un chiaro esempio. Per quanto ci riguarda, Scelgo Arezzo non intende assistere passivamente a questa fase di stallo che si sta ripercuotendo sulla capacità dell’amministrazione di progettare e dare risposte alla città e nei prossimi giorni continuerà ad animare il dibattito con proposte concrete”.

Simon Pietro Palazzo (Ora Ghinelli), replica: “indisponibili alle strumentalizzazioni giustizialiste della sinistra”.

Spazio per rafforzare le azioni della Giunta a tutela del Comune, basta Consigli Comunali ridotti a solo teatroNon abbiamo partecipato a questo né parteciperemo a nessun altro Consiglio Comunale convocato solo da 12 consiglieri e nuovamente vertente su un atto di indirizzo superato dai fatti”. Esordisce così la nota del capogruppo di Ora Ghinelli 2025 Simon Pietro Palazzo “a seguito della convocazione di un Consiglio Comunale richiesto dalla sola minoranza e cha ha visto la maggioranza nella sua totalità non partecipare evitando anche un inutile costo ai concittadini aretini. Sarebbe assurdo discutere nuovamente un atto di indirizzo esposto male e incompleto oltre che superato alla luce delle iniziative avviate della Giunta, che potranno essere rafforzate con il contributo vero e costruttivo del Consiglio Comunale. Rigettiamo unitariamente la volontà già palesata di trasformare l’aula consiliare in una platea o in un’aula di tribunale poiché la strumentalizzazione non fa parte di chi vuole amministrare la città in uno, aggiungiamo noi, dei suoi momenti più difficili”.

La posizione del Gruppo Consiliare di Forza Italia Arezzo
 
"Patti chiari amicizia lunga! Forza Italia, al di là degli impedimenti personali odierni di alcuni consiglieri, ritiene corretto disertare il consiglio comunale davanti a  mozioni dal sapore esclusivamente giustizialista come quella presentata dal PD ed altre minoranze. Non essere presenti al  consiglio comunale non è negligenza, ma una scelta politica chiara e trasparente.  
Il fine di mozioni come queste, è solo quello di buttare "in caciara" una cosa seria come un giudizio penale. 
Forza Italia è il movimento politico che prima di altri e più di altri ha inserito come priorità anche in occasione del sostegno al governo Draghi, la necessità di avere una giustizia giusta, breve e che garantisca la libertà di espressione di giudizio. Essere garantisti significa prima di tutto avere il rispetto per la magistratura, per gli imputati, per le vittime. Non permetteremo mai, finché governiamo, che un consiglio comunale si trasformi in un tribunale con l’unico obiettivo di stimolare una gogna mediatica che serve soltanto al gusto giustizialista di una certa sinistra italiana.
Sul tema in questione, anche su nostra richiesta, prossimamente, la maggioranza investirà il Consiglio Comunale con un proprio atto, attraverso il quale “delineare” ed approvare, le azioni ad esclusiva tutela dell'interesse pubblico primario del Comune di Arezzo e degli enti interessati".

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