Hacker e svastiche durante la camminata online, Tanti: "Chi ha contestato Marco Botti è un miserabile cialtrone"

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"Il 27 gennaio è un giorno fondamentale per tutti noi": questo il cuore del commento del vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti sulla Giornata della Memoria e sull'episodio delle minacce nazifasciste al giornalista aretino

"Ci si interroga su come trasmettere ai giovani futuro e speranza. Le testimonianze dei sopravvissuti - sempre più rare e preziose -, i racconti, i documenti e la Storia sono le fonti più dirette e chiare, irrinunciabili e fondamentali. Conoscere è necessario. Sono di pochi mesi fa le parole pronunciate da Liliana Segre, aretina onoraria dal 20 maggio scorso, a Rondine. Ancora risuonano in noi.

Ma evidentemente non riescono a entrare nelle teste e nei cuori di coloro che hanno intralciato una trasmissione online, pensata in vista del 27 gennaio e curata dal giornalista Marco Botti, con un'azione miserabile, cialtrona e inqualificabile, senza rispetto per la memoria della Shoah.

Arezzo la ricorda poi in modo ancora più speciale grazie al gemellaggio con Oswiecim, siglato 12 anni fa. Queste due città sono strette in un abbraccio di grandissimo significato morale, che ci consente di testimoniare la volontà di mantenere viva la memoria e, insieme, il rifiuto definitivo di qualsiasi ideologia che non riconosca dignità agli esseri umani".

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