Decreto Zan, Senesi dice no: "Una legge non può cancellare diritti e doveri sanciti dalla Costituzione italiana"

Michela Senesi, responsabile del Dipartimento Regionale Istruzione, Fratelli d’Italia-Toscana, interviene sul cosiddetto ddl Zan, in discussione al Parlamento

"È attualmente in discussione, in Parlamento il ddl Zan, che si sta sempre più confermando come un provvedimento legislativo che non definisce alcun reato di discriminazione, lasciando invece ampi margini a derive liberticide, in quanto inserisce, nell’ordinamento giuridico italiano, il concetto controverso e privo di basi scientifiche di “identità di genere”. 

Il disegno di legge prevede anche l’introduzione ufficiale della teoria gender nelle scuole di ogni ordine e grado mediante l’istituzione della Giornata nazionale contro l’omofobia, che potrebbe offrire l’occasione per proporre iniziative di stampo ideologico a studenti di ogni età.

 L’Onorevole Paola Frassinetti (FdI) nel suo intervento in aula ha infatti chiesto se l’intento del provvedimento non sia   “quello di agevolare l’ingresso nelle scuole delle potenti associazioni Lgbt, per poter incidere direttamente sulla mentalità dei bambini e degli adolescenti, diffondendo nelle classi quella disastrosa colonizzazione ideologica del gender”. Come gruppo politico ribadiamo  il principio della libertà educativa e del diritto-dovere dei genitori di istruire e educare i propri figli,  sancito dall’art. 30 della Costituzione, che va esercitato da entrambi in maniera paritaria, interagendo con le altre forme sociali, tra cui la scuola. Certi argomenti porterebbero confusione psicologica fra i ragazzi. Anche in questo contesto i genitori hanno il diritto- dovere di collaborare con le istituzioni nella educazione dei figli, rivendicando per sé soprattutto le scelte in ambiti particolarmente delicati come quello psico-affettivo e sessuale.

Una legge non può cancellare o ignorare  diritti e doveri tutelati dalla carta costituzionale".