Ghinelli su avvisi di fine indagine: "In Consiglio Comunale leggerò una dichiarazione"

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Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli: "Sono stato sconsigliato dai miei avvocati, ma, nonostante questo, martedì, in Consiglio Comunale, leggerò una dichiarazione che sto condividendo con i legali. È giusto che i cittadini aretini sappiano". 

Dopo gli avvisi di fine indagine in merito alla vicenda Coingas, Multiservizi e Estra, torna a parlare il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e lo fa durante la trasmissione "Caffè Bollente" di Teletruria, su domanda del direttore dell'emittente Luca Caneschi, anticipando di voler leggere una dichiarazione durante il Consiglio Comunale di Arezzo di martedì 30 giugno. "Quando si è sindaci - dice Ghinelli - ci sono molte probabilità di venire messi sotto la lente d'ingrandimento da parte della Magistratura. Così è accaduto. In una situazione come questa sarebbe opportuno il silenzio, come consigliano i miei avvocati. Vorrei parlare a braccio, ma concorderò con loro una dichiarazione perchè è giusto che i cittadini aretini sappiano. Non lo farò perchè lo chiede l'opposizione". Poi cita un intervento del sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro: "Il sindaco è il primo a ricevere improperi quando sbaglia, il sindaco è il primo a dover lasciare il suo posto. Fare il sindaco significa prendere delle decisioni, accontentare o scontentare qualcuno, essere impopolare, trovarsi di fronte a grandi sfide senza avere gli strumenti per affrontarle, dover dirimere una bega tra condomini o programmare lo sviluppo della propria comunità per i prossimi cinquant’anni. Fare il sindaco significa avere sempre un piede nella trincea della burocrazia, fare il sindaco, purtroppo, significa anche, a volte, mettersi nei guai. I sindaci devono essere messi nelle condizioni di fare il proprio lavoro".

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