Ghinelli in Prefettura a Firenze: "Ad Arezzo nessun caso, ma per me scuole da chiudere"

. Inserito in Politica

"In assenza di casi conclamati di coronavirus - spiega il sindaco di Arezzo Ghinelli, al tavolo in Prefettura a Firenze - nessuna decisione di chiusura di scuole o sospensione di manifestazioni pubbliche può essere presa in autonomia dai sindaci"

La riunione, alla presenza dei sindaci, era stata convocata a Palazzo Medici Riccardi per un’analisi congiunta sulla situazione regionale connessa al coronavirus, con particolare riguardo alle misure cautelari adottate per il contenimento del rischio di contagio e per la protezione della popolazione.

Alla conferenza regionale hanno partecipato tutti i vertici del territorio. Erano infatti presenti il viceconsole generale della Repubblica popolare cinese, l’assessore alla sanità della Regione Toscana Stefania Saccardi e il direttore delle maxi emergenze della azienda Usl Toscana Centro Federico Gelli, l’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, i prefetti toscani, il sindaco della città metropolitana di Firenze Dario Nardella, i presidenti delle Province toscane, i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia, il comandante dell’Istituto geografico militare, i vertici regionali e provinciali delle forze dell’ordine, le specialità della polizia (Polfer, Stradale, Polaria), il direttore regionale e il comandante provinciale dei vigili del fuoco, i direttori dell’Ufficio scolastico regionale, dell’Agenzia del demanio e dell’aeroporto di Firenze.

Il sindaco di Arezzo Ghinelli ha portato la proposta di chiusura delle scuole in qualità di responsabile nazionale di protezione civile di ANCI

" In assenza di casi conclamati - spiega Alessandro Ghinelli - in base al contenuto del DPCM odierno inerente la materia, nessuna decisione di chiusura di scuole o sospensione di manifestazioni pubbliche può essere presa in autonomia dai sindaci poiché si potrebbe configurare la fattispecie di interruzione di pubblico servizio. Confermata la direttiva del ministero dell’Istruzione in base alla quale è fatto divieto a tutte le scuole di effettuare qualsivoglia tipologia di uscita". 

Ghinelli al tavolo della Prefettura a Firenze ha ribadito la sua posizione sull'opportunità di

"procedere alla chiusura delle scuole e alla sospensione di ogni iniziativa pubblica, proprio in ragione del fatto che si previene “prima”, e non “dopo” il manifestarsi dell’evento di contagio, ma gli indirizzi del governo sono diversi. Confermo che fino ad ora ad Arezzo non è stato registrato alcun caso di contagio e che anche oggi daremo piena e costante informazione a tutti i cittadini con ogni mezzo a nostra disposizione.

Altro incontro previsto in giornata, stavolta in Regione:

"Sarò di nuovo a Firenze dal Presidente Rossi - annuncia Ghinelli- insieme agli altri sindaci per un ulteriore approfondimento sulle linee guida".

Al termine dell’incontro il prefetto di Firenze, Laura Lega:

Massima allerta da parte di tutte le componenti sanitarie, ma nessun allarmismo”.

Tutti hanno sottolineato come sia fondamentale il coordinamento e la costante comunicazione tra tutte le istituzioni del territorio e la popolazione. Essenziale che le indicazioni fornite dall’autorità sanitaria regionale siano scrupolosamente seguite così da garantire uniformità di azione tra tutti i soggetti coinvolti. Nessun allarme al momento in Toscana, dove non si registrano allo stato casi di positività al coronavirus. Non ci sono pertanto esigenze di adottare in questa fase misure restrittive, ma solo di rispettare in modo puntuale le indicazioni precauzionali già fornite dal Ministero della Salute e dalla Regione Toscana. A tale proposito l’invito a tutti i cittadini, questo quanto emerso dalla riunione, è quello di rivolgersi per qualunque tipo di informazione sanitaria ai propri medici di base e pediatri di famiglia, contattabili telefonicamente anche il sabato e la domenica e di chiamare il 118 solo per i casi di urgenza. E’ stato richiamato – secondo quanto disposto dal ministro della salute lo scorso 21 febbraio e dal presidente della Regione Toscana con ordinanza numero 1 del 2020 – l’obbligo di comunicare il proprio rientro alle autorità sanitarie territorialmente competenti da parte di coloro che, negli ultimi 14 giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia oppure dai Comuni già interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio nelle Regioni Lombardia e Veneto di cui al decreto del presidente del consiglio dei ministri del 23 febbraio scorso. Nel corso del vertice è stata reiteratamente evidenziata l’assenza di situazioni emergenziali che possano giustificare comportamenti allarmistici come addirittura l’accaparramento ingiustificato di generi alimentari, che produce soltanto immotivate tensioni. Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale ha reso inoltre note le più recenti disposizioni del ministero dell’università e della ricerca, che sospendono i viaggi di istruzione e le uscite dalle sedi scolastiche. La riunione è stata occasione per un primo incontro con gli amministratori locali finalizzato all’illustrazione delle misure adottate in queste ultime settimane dal governo e dalla Regione. Questo momento di confronto continuerà nella riunione che si svolgerà oggi tra il presidente della Regione e i sindaci toscani.

Tags: Alessandro Ghinelli Firenze Coronavirus Prefettura