Coronavirus, assalto alla “fortezza” Toscana: Nisini e Casucci firmano esposto di Salvini contro Rossi

Obbligo di quarantena “fiduciaria” domiciliare per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni e “sorveglianza attiva” per chi è stato nelle aree a rischio, cioè nel paese asiatico così come indicato dall’Oms, con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali al proprio rientro in Italia. Questo quanto dispone il ministero della Salute con l’ordinanza firmata oggi in seguito ai casi in Lombardia. La Regione Toscana informa che “le strutture della sanità toscana sono a lavoro per adeguare il sistema di sorveglianza attiva già operante alla luce della nuova circolare ministeriale”.
È il fronte politico a registrare in queste ore fibrillazioni da febbre altissima, dopo la polemica social tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il virologo Roberto Burioni. Quest’ultimo aveva scritto:
“Non capisco per quale motivo la Regione si intestardisca ad affermare che la quarantena non è necessaria. Sarebbe un minimo sacrificio per i 2.500 cittadini che porterebbe però una grandissima sicurezza per tutti gli altri”.
E Rossi, di rimando:
“La Toscana in materia di prevenzione contro il Coronavirus, seguendo le linee nazionali di sorveglianza attiva, sta facendo più di tutte le altre Regioni. Chi ci attacca o non è bene informato o è in malafede o è un fascioleghista“.
Su questo botta e risposta si insinua la Lega, che si muove prima con il leader Matteo Salvini:
“Presentiamo un esposto denuncia contro il presidente Rossi, che non facendo tutti i controlli necessari su chi rientra dalla Cina, mette a rischio la salute dei cittadini toscani e accusa chi lo critica, scienziati e medici compresi, di essere un fascioleghista”.
L’esposto è stato annunciato da Salvini ed è nato da un’iniziativa degli eletti toscani della Lega, che parlano di “comportamenti omissivi” nel predisporre le misure anti-coronavirus da parte dello stesso presidente Rossi e dell’assessore alla Salute Stefania Saccardi. Tra i firmatari, la senatrice e assessore del comune di Arezzo Tiziana Nisini e il consigliere regionale della Lega Marco Casucci.
La Regione Toscana intanto diffida la diffusione di falsi post sui social network.