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sabato | 12-07-2025

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La Tribù dei nasi rossi trova ‘casa’. Nei locali della ex circoscrizione di Ceciliano

“Sulla scia di un disegno complessivo che ci sta guidando stiamo restituendo vita a varie proprietà comunali finora mestamente deserte. Di recente, è toccato alla compagnia teatrale del Polvarone beneficare degli effetti di un bando e ‘trovare casa’ a Policiano, all’ex centro di aggregazione sociale. In altri locali comunali è sorto uno spazio per il ‘dopo di noi’. Adesso, presentiamo un ulteriore step di questa politica di rigenerazione sociale degli immobili: i locali della ex circoscrizione di Ceciliano diventano infatti sede della Tribù dei nasi rossi, l’associazione di volontari che continuerà così a svolgere il servizio straordinario che la contraddistingue oramai da 20 anni, a regalare il sorriso nei reparti ospedalieri dove ce n’è più bisogno, a svolgere attività terapeutica al massimo grado. Ringrazio Meri Stella Cornacchini e Angelo Rossi per essere stati i promotori dell’iniziativa e per aver dato un sostegno concreto a trovare la soluzione. Oggi la Tribù dei nasi rossi ha una casa e questa casa è a Ceciliano”.

Commenta così l’assessore alle politiche sociali Lucia Tanti la scelta compiuta dall’amministrazione comunale a favore della Tribù dei nasi rossi e ulteriore sottolineatura la offrono i due consigliere comunali:

“non abbiamo che svolto il nostro lavoro di rappresentanti eletti, ovvero fare da tramite tra cittadini e istituzioni, trovando una sponda attenta nell’assessore. Queste piccole-grandi conquiste sono la traduzione migliore del nostro motto ‘Arezzo nel cuore’. Erano 20 anni che la Tribù dei nasi rossi reclamava il diritto a una sede, inascoltata. Adesso ce l’ha”.

Camice bianco, che li rende simili a dottori, ma con naso rosso e occhialoni, per somigliare di più ai clown, i volontari della onlus, dal 2000 affiancano medici e infermieri dei reparti di pediatria, chirurgia pediatrica, oncologia e radioterapia dell’ospedale San Donato per rendere migliore la degenza dei bambini e alleggerire il peso psicologico che grava sulle famiglie. I volontari hanno un’età variabile e ricevono una formazione specifica per operare in un ambiente delicato e facilitare le cure.

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