Studenti al freddo, torna il caos riscaldamenti negli istituti superiori

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La denuncia pubblica arriva dal Gruppo Centro sinistra per Arezzo: "Decine di segnalazioni da istituti di tutta la Provincia: Arezzo, Valdarno, Valdichiana, Casentino, nessuna zona pare essere immune"
"E’ passata una settimana dal rientro a scuola di migliaia di studenti che frequentano gli istituti superiori della provincia - recita una nota diffusa dal Gruppo Centrosinistra per Arezzo - e già si contano a decine le segnalazioni di malfunzionamenti e guasti agli impianti di riscaldamento; da Arezzo al Valdarno, passando per Valdichiana e Casentino: nessuna zona  sembra immune dalle segnalazioni partite da studenti e insegnanti circa le temperature polari che si registrano nei plessi scolastici superiori in questi giorni: edifici la cui competenza ricade sull’ente Provincia.  Si tratta di inconvenienti che di certo possono verificarsi in strutture datate come –purtroppo- lo sono la maggior parte degli edifici scolastici italiani; tuttavia, dall’amministrazione Chiassai ci saremmo aspettati un’attenzione maggiore e una capacità di prendere provvedimenti in anticipo, visti anche i ripetuti annunci della Presidente, la quale ha annunciato a più riprese che le sue priorità sarebbero state scuole e strade. Non si tratta, infine, di una problematica nuova, visto che nello stesso periodo del 2019 si erano verificati i medesimi episodi.
Un fronte, quello dell’edilizia scolastica, che malgrado il tour portato avanti dalla Presidente in questi giorni, come di consueto a suon di comunicati stampa, non sembra portare risultati apprezzabili, anche perché dobbiamo ricordare che coloro i quali subiscono un disagio sono gli studenti costretti a frequentare le lezioni in ambienti tutt’altro che confortevoli. Per il gruppo consiliare “Centro-Sinistra per Arezzo” la scuola è sempre stata una priorità, e continuerà ad esserlo: ci aspettiamo che la Presidente scarichi le responsabilità sui tecnici, ma è invece l’ora che Chiassai Martini dica con trasparenza che intenzioni ha e inverta la rotta, smettendola di preferire le passerelle alla gestione dell’ordinario e, soprattutto, dedicandovi le giuste risorse a bilancio: un operato che predilige gli investimenti-spot a scapito dell’utenza è dannoso e privo di qualsiasi visione amministrativa".

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