L'opposizione all'opposizione delle sardine e le luci di Natale, nel vuoto della politica

. Inserito in Politica

Le sardine e le luci di Natale sono due cose che convivono nelle stesse piazze ma, al contempo, appaiono distanti come la terra e Marte. Eppure qualcosa le accomuna: entrambe segnalano un vuoto.

Non un vuoto esistenziale, perché le moderne sardine viaggiano in gruppi numerosi e di sicuro non soffrono di solitudine. Così come le luci di Natale donano allegria e leggerezza con il loro luccicare.

Il vuoto di cui parlo è quello della politica, intesa nel suo significato etimologico, cioè “come arte del governare”.  

Le sardine che riempiono le piazze rivelano la disfasia di una sinistra che non è più in grado di parlare con semplicità, di indicare con chiarezza gli obbiettivi, debole sul piano della proposta  e della mobilitazione. Una sinistra troppo impegnata a litigare con se stessa e sui ruoli di governo, quando ancora ci sono, piuttosto che tesa a uno sforzo per mettere insieme due o tre idee.

Basta scorrere i commenti entusiasti (sulle sardine) che si rincorrono suoi social, per capire come il popolo della sinistra sia un orfano in cerca di un padre e di una madre. Si applaude a prescindere, direbbe Totò.

Le sardine stanno diventando il contraltare di una sinistra che, pur stando abbarbicata all’albero del governo, non riesce proprio a dare una svolta. Per altro questo movimento è quanto di più singolare possa esistere al mondo: da Hong Kong, fino al Cile, si protesta contro chi comanda, da noi invece si manifesta contro chi sta all’opposizione.

Una cosa davvero curiosa che segnala anch’essa il difetto di una politica che esorcizza Salvini perché è incapace di capire il cuore pulsante, per quanto tenebroso, che batte nel paese.

In tutto ciò cosa c’entrano le luci di Natale? E’ presto detto. Sul versante della destra non è che le cose vadano poi tanto meglio. Senza le diavolerie di Salvini, la destra italiana sarebbe una nave priva di nocchiero. Lo si vede bene a casa nostra, dove amministra la città e tanti comuni. La destra supplisce all’insufficienza di una proposta di governo mascherandola dietro lo sfavillare delle luci. Qui il vuoto della politica non si riempie di banchi di sardine ma di eventi, manifestazioni, premiazioni, cantanti lirici, luci della ribalta che non portano che vantaggi marginali ma, in compenso, riempiono le pagine delle TV e dei rotocalchi locali. Nella cronaca, la cura del territorio e dei servizi, la sanità e le tasse locali, non ci sono oppure e quando ci sono, sono oggetto di un balbettare tenue e con poco costrutto.  

Siamo in presenza di un fenomeno speculare che mostra come i politici, di qualunque parte (tranne qualche rara eccezione), somiglino sempre a più a preti che dicono messa senza credere in Dio. Le parole sono quelle giuste, quello che manca è lo spirito.

Tags: Sardine Luci di Natale

Paolo Brandi

Paolo Brandi

Laureato in filosofia a Pisa e in storia a Siena. Amante dei cani, dell'Inter e della Sicilia. Fin da piccolo impegnato in politica ma col tempo ha assunto un atteggiamento più contemplativo.