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domenica | 24-08-2025

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Arezzo, cala il sipario

Troppo oneroso rispettare il protocollo sanitario, troppi i rischi per la salute, considerando che  il nostro girone è in pratica suddiviso tra toscane e lombarde e sappiamo quanto continui ad essere grave la situazione da quelle parti a dispetto dell’ottimismo di facciata. Particolarmente stridente il contrasto di queste ore tra chi, come il presidente della Pergolettese, si lamenta di una ripartenza che cancella lutti e drammi di questi mesi e chi invece licenzia allenatori (la Pianese) o lancia proclami. Ed allora basta così.

I tifosi amaranto si erano già espressi per una dignitosa cancellazione della stagione, da  archiviare come in tempo di guerra.  Il dio denaro ha avuto ancora una volta la meglio. Sul piano etico non uno spettacolo esaltante, ma questo è il mondo del pallone. Ripartire sarebbe stato comunque parecchio complicato, perché ritrovare la forma partita in venti giorni dopo 100 di stop (gli allenamenti singoli contano molto poco) è un rebus di difficile soluzione. Il rompete le righe per la squadra era già in atto da tempo, con i calciatori tornati nelle città di origine. Spendere intorno a 100.000 euro per partecipare ad una lotteria dall’esito improbabile (e forse condizionato dalla presenza di club “politicamente” molto forti…) alla fine non vale davvero la pena. Meglio se quelle risorse si dirotteranno nella composizione della squadra per la prossima stagione, dato che i rumors sulla possibile riforma che porterebbe la B a 40 squadre con eliminazione della serie C continuano a susseguirsi; uno scenario che impone la costruzione di una formazione in grado di piazzarsi stabilmente tra le prime 6 del campionato per  sfruttare l’eventuale chance di ritorno in cadetteria. Serviranno quindi fantasia e risorse, servirebbe qualcuno che finalmente si decidesse a dare una mano al presidente perché l’Arezzo nel prossimo campionato dovrà starci da protagonista. Nell’immediato, ci sarà da confrontarsi con gli atleti che hanno ingaggi sopra i 50.000 euro annui e che quindi non hanno potuto usufruire della cassa integrazione, poi si comincerà a costruire il futuro. La prossima sessione di calciomercato arriverà con la vendemmia (1 settembre-5 ottobre 2020) e dalla cantina del D.G. Pieroni si attende la conferma di un prodotto di qualità.