Arezzo, intoniamo “Quello che non ho”, come cantava Faber. Visto dalla curva” di Paolo Galletti

Ad occhio e croce lo avevamo pensato fin dalla doppia sfida con la Lucchese anche noi profani, ma le parole di Dal Canto dopo la sgambata svogliata di Trestina, hanno messo il suggello a questa diffusa impressione. L’attuale reparto offensivo comprende giocatori che non hanno i requisiti della prima punta, che alla porta ci arrivano (ci arriverebbero) in seguito ad azione manovrata e non sembrano avere le caratteristiche dello “sfondareti”.
Fino ad ora ha fatto vedere buone cose Persano: bel fisico e ottima velocità in progressione. Più in ombra Brunori che dà la sensazione di sentire un po’ troppo la pressione che gli deriva dalla consapevolezza che questo in amaranto è il bivio decisivo per la sua carriera, il momento in cui si gioca buona parte del futuro tra professionismo di buon livello e ricaduta nel limbo dilettantistico. Di Nello Cutolo sappiamo bene caratteristiche, generosità e possibile utilizzo tattico. Insomma, uno che dà peso là davanti, che dà anche profondità alla squadra ci vorrebbe eccome.
Sulla telenovela Floro Flores siamo tutti aggiornati , ma col passare dei giorni lo scetticismo prende sempre di più il posto della speranza. Ovvio che se non arriva FF83 oppure uno come lui, cioè un calciatore in grado di fare davvero la differenza, possiamo tranquillamente stare come siamo giacchè la rosa già così è extralarge..Allora la questione si sposta sul come aumentare la forza d’urto della squadra, e qui il problema diventa un altro. Dopo quasi due mesi ancora non si vede una identità precisa nel gioco. Si oscilla tra moduli con il trequartista perno della manovra o con il playbasso, senza però trovare una continuità ed una scioltezza di manovra che sola potrebbe agevolare le punte di manovra che abbiamo in forza. La squadra ha difensori esterni in abbondanza (ed anche di buona qualità): Luciani, Sala, Zappella, Verrutti.
Si potrebbe lavorarci per dare ampiezza al gioco ed evitare di stringersi ad imbuto in mezzo al campo, ciò che facilita le contromosse avversarie che dando un po’ di densità in mezzo inaridiscono le possibilità di attacco dei nostri. Allo stato attuale non è forse un caso che a parte la prodezza di Cutolo ad inizio partita in coppa, gli altri gol l’Arezzo li ha messi a segno su palla inattiva (Tassi a Lucca) e poi con due contropiede che hanno completamente saltato il centrocampo. Bravo in entrambe le circostanze Persano a farsi trovare pronto e reattivo, ma tutte e due sono state giocate “estemporanee” (Dal Canto dixit) e quindi non roba sulla quale fondare una strategia duratura. A forza di dire che c’è tempo siamo arrivati (forse…) alle “porte coi sassi”..
Se deve arrivare una punta che si cerchi di concludere alla svelta, ma soprattutto si cominci a concretizzare idee, gioco, uomini su cui puntare, che tra poco più di 10 giorni si fa sul serio e tra le “cose che non vogliamo avere” c’è una partenza tutta in salita…