Arezzo, doveva essere la gara del riscatto e la risposta è stata da grande gruppo e da squadra vera

I ragazzi di Dal Canto hanno risposto con una prestazione tutta orgoglio e carattere, confermando le qualità che fanno di questo gruppo la sorpresa più bella del girone A della serie C.
E’ stata anche la vittoria del coraggio, giacchè il mister alle prese con gli uomini contati in mezzo al campo, ha deciso di cambiare assetto tattico passando al 3-5-2 con Burzigotti perno centrale a fare da contraerea all’attacco pisano e rischiando Salifu dal primo minuto. Una scelta che ha pagato perché il pacchetto arretrato ha retto alla grande, disinnescando la quasi totalità delle giocate avversarie e il centrocampo a 5 ha dato densità e reso difficile la manovra avversaria recuperando tanti palloni .
Il Pisa di D’Angelo era venuto al “Città di Arezzo” per fare risultato e continuare la ricorsa ai piani alti della classifica, era caricato dalla bella prestazione di domenica col Siena, aveva messo nel mirino i 34 punti della nostra squadra ed è scesa in campo cercando di alzare da subito il ritmo.
Però per tutto il primo tempo se erano i nerazzurri a far manovra era l’Arezzo a mordere creandosi almeno tre palle gol nitide sventate dall’ottimo portiere Gori.
Nel secondo tempo, trovato il vantaggio con il primo rigore dell’era moderna assegnato ai nostri colori, la squadra teneva bene il campo accusando una flessione solo nella prevedibile fase dell’arrembaggio finale del Pisa, fermato da un super Pelagotti.
Doveva essere la gara del riscatto e la risposta è stata da grande gruppo e da squadra vera.
Doveva essere la gara del ritorno ad Arezzo di Davide Moscardelli ; ignorato dalla curva, intristito dentro un gioco che non ne esalta le qualità, il “barba” s’è visto poco e punto, quasi sempre neutralizzato dai tre difensori amaranto ed in una occasione da una provvidenziale uscita di Pelagotti.
E’ finita con la curva in festa per la corsa che continua ed il sogno che riprende forza. Tra 4 giorni Arzachena ci aspetta.
LA CRONACA:
Pisa aggressivo ma Arezzo che risponde subito.
Dopo 7 minuti Cutolo in diagoale impegna Gori. I nerazzurri ci provano da fuori con Lisi e Moscardelli ma le conclusioni sono balisticamente inguardabili.
Il pericolo più grosso viene da un mezzo pasticcio di Pelagotti al 31° che su angolo smanaccia maldestro e nella mischia conseguente ci pensa Pelagatti a sventare sulla linea. L’Arezzo risponde subito.
Prima Cutolo trova ancora Gori pronto al respingere, poi è Brunori che da due passi incorna e trova ancora il bravo numero uno del Pisa a dire di no.
Sulla ribattuta si avventerebbe Sala per il vantaggio ma è in off-side e quindi nulla di fatto.
Al riposo a reti bianche ma partita divertente.
Ripresa con l’Arezzo più aggressivo.
Cresce Salifu in mezzo al campo e al 19° su tiro di Brunori ribattuto la palla si impenna, Cutolo ne va alla caccia ed il difensore avversario lo anticipa aiutandosi col braccio.
Il signor Amabile vede tutto e fischia il rigore.
Mentre in curva ci si chiede come si faccia a battere una cosa sconosciuta dalle nostre parti come il penalty, Nello Cutolo che lo sa perfettamenta va al tiro e la piazza “comme il faut”.
Arezzo avanti e ci sta tutto.
Il Pisa accusa e non riesce per un po’ a creare granchè.
Si avventa sulla palla schizzata da rimpallo il Mosca alla mezzora ma Pelagotti in uscita lo anticipa.
D’Angelo s’è giocato anche la carta Pesenti ma per un bel po’ non se ne ha traccia.
L’ex Piacenza si fa vedere nel finale, prima cercando il gol sulla ribattuta corta dell’estremo amaranto su tiro da lontano del solito Lisi ( ma trova sulla sua strada ancora il guantone di Pelagotti che la sventa sopra la traversa ) e poi di testa impegnando ancora il nostro portiere. 4 minuti di recupero servono solo per vedere la foga avversaria infrangersi contro il muro elevato da Burzigotti e C.
Il Pisa finisce in 10 per un fallaccio di Birindelli su Zini al 49° e proprio su questa azione finisce la partita consegnando tre punti pesanti alla classifica e la squadra alla festa sotto la Minghelli.