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domenica | 24-08-2025

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Arezzo, continua la striscia positiva, ma a Pistoia non spicchiamo il volo

Peccato, perché l’approccio era stato felicissimo (Cutolo in gol dopo 53 secondi) e la gestione della partita pareva in assoluto controllo fino alla lunga pausa generata dall’infortunio del guardalinee sotto la tribuna. Alla ripresa del gioco quella lucidità e quella propositività che avevano caratterizzato il primo quarto d’ora si sono sciolti nella pioggerella uggiosa e insistente del “Melani”. E’ così che è venuto il pareggio arancione  (subito con la consueta sbadataggine) ed è anche così che la squadra, pur comandando a lungo il gioco, non è riuscita ad assestare il colpo vincente.

Frenati gli estri di Caso e Belloni dall’arcigna predisposizione difensiva di Pancaro, tenuto a bada con le buone e con le cattive Gabriele Gori (frenato anche dal malessere alla caviglia), l’Arezzo ha fatto tanto giro palla e tanto possesso ma non ha creato quasi niente in fatto di occasioni da gol. E’ mancata, rispetto alle ultime esibizioni, un po’ di lucidità ed un po’ di velocità per allargare la difesa di casa e trovare spazi. Si è insistito molto con i cross dalle fasce anche se appariva evidente che Dametto e compagni su quei palloni arrivavano sempre prima  e quasi mai si è visto quell’uno-due che consente la superiorità e crea l’occasione. I cambi non hanno dato il cambio di marcia che si era registrato a Carrara e né RolandoPiu sono riusciti ad incidere sul match. Anzi, alla fine c’è da dire grazie al direttore di gara che si è preso la responsabilità di annullare per fuori gioco millimetrico il gol del 2-1 della Pistoiese (i guardalinee, come detto, non c’erano più (rimpiazzati pro-forma da due dirigenti ).

Insomma, un mezzo passo indietro che, se ci consente di continuare la striscia positiva, ci impedisce però di consolidarci in zona play-off. Bisogna crescere anche in cinismo e cattiveria perché certe occasioni non si possono lasciare per strada. Ora ci aspetta il Gozzano e di nuovo la necessità dei tre punti. Ripartire è d’obbligo.