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martedì | 26-08-2025

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Arezzo, a Pontedera guai considerare la partita chiusa fino al fischio finale

Dalla  tristezza di allora alla fiducia di oggi sono trascorsi solo 12 mesi, ma sembra davvero una vita. Uguale è solo la rabbia che ci porterà sulla strada della Val d’Era anche se le motivazioni di fondo sono del tutto differenti. E’ stata, si diceva, una settimana nervosa. L’epilogo della partita col Siena e le polemicuzze societarie  hanno aumentato la fibrillazione; per questo una vittoria stasera sarebbe importantissima per il morale, per la classifica, per le ambizioni e per ricomporre le troppe parole in libertà uscite in questi giorni.

La squadra arriva alla sfida in condizioni di salute buone. Mancheranno Buglio per squalifica e  Luciani, influenzato; magari va anche bene così, perche Lucio una settimana di riposo se la meritava dopo tanto scorrazzare sulle fasce. Al suo posto ballottaggio Zappella/Borghini, un dualismo che potrebbe anche risolversi in una staffetta a seconda di come si mettono le cose in campo, Quasi certa la conferma del modulo tradizionale con centrocampo a tre imperniato su Fabio Foglia, probabile play basso, al fianco del quale dovrebbero far parte dell’undici di partenza Remedi e Serrotti se la scelta sarà quella offensiva di schierare Rolando dietro a Cutolo e Brunori.  Possibile anche che sia concesso almeno un iniziale riposo al capitano ed allora alle spalle delle punte potrebbe piazzarsi Belloni o lo stesso Serrotti con Tassi in mediana.  L’avversario è tutt’altro che facile da affrontare (ammesso che ve ne siano).

Il Pontedera di Maraia è stabilmente nelle prime 10 da inizio stagione, gioca in maniera propositiva e dinamica con il tradizionale mix di giovani ed esperti. In copertina tra i granata il portiere Biggeri, il difensore Bruni, la punta Tommasini. Il ruolo dei navigati conduttori dei baby quest’anno tocca a Vettori, all’ex Pisa Mannini ed a Caponi, che però stasera la vedrà dalla tribuna causa squalifica. Il Pontedera è squadra di carattere nonostante l’età media molto bassa ed è spesso riuscito a ribaltare o recuperare situazioni di difficoltà, ragion per cui guai considerare la partita chiusa fino al fischio finale (errare è umano, ma…).

Concentrazione e voglia di ripartire alla grande è condivisa da tutto l’ambiente aretino.  Andiamo a comandare!