Viaggi e Turismo
Viaggi in detrazione fiscale, ecco la proposta dei sindaci delle 430 Città del Vino

L’associazione nazionale propone la defiscalizzazione delle spese per i viaggi degli italiani nel Paese, alla stregua di quanto accade con le spese mediche e sanitarie. “Non appena sarà possibile e nel rispetto delle misure di distanziamento sociale previste“, sottolinea Città del Vino, “il desiderio di muoversi, viaggiare e riavvicinarsi alla ‘normalità’ si diffonderà velocemente; si spera, già in estate, di fare una vacanza diversa nei nostri tanti e differenti territori“.
“Attendiamo le decisioni del Governo per riorganizzare la vita sociale, i servizi, le attività e la riapertura dei nostri territori all’enoturismo, nel rispetto delle misure di tutela della salute pubblica“, premette il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon, “nell’ottica del rilancio crediamo che poter detrarre le spese di viaggio e soggiorno debitamente documentate, così come facciamo per le spese mediche, incentiverebbe l’enoturismo e darebbe un contributo importante di solidarietà economica alla filiera e alle economie dei territori. Il provvedimento dovrebbe affiancare le iniziative del Governo per sostenere l’economia e le imprese. Il made in Italy va tutelato prima che sia troppo tardi: l’agricoltura e il turismo sono due dei tanti pilastri dell’identità, del benessere e della bellezza italiana“.
Nel frattempo #iobevoitaliano: è questo il messaggio che Città del Vino lancia sul web a sostegno delle aziende vitivinicole, custodi dei nostri territori enoturistici, che a causa dell’emergenza provocata dal COVID-19 stanno vivendo una forte crisi economica e finanziaria, dovuta al ridimensionamento e alla riorganizzazione delle vendite e alla chiusura dei ristoranti e della filiera dell’accoglienza. L’invito a diffondere il messaggio #iobevoitaliano, nel rispetto del consumo moderato e consapevole, va a sostegno delle aziende vitivinicole e del loro importante contributo indiretto al mantenimento dei paesaggi italiani del vino.
Seguendo le disposizioni delle autorità sanitarie gli italiani devono restare a casa ancora per qualche settimana, ma anche tra le mura domestiche si può godere di un buon vino nostrano DOC e DOCG e magari comprare più vino locale da piccole e medie cantine di qualità, che in questo momento hanno bisogno di un aiuto concreto; aziende vitivinicole che molto spesso offrono accoglienza enoturistica, quindi doppiamente penalizzate dalla crisi legata all’emergenza sanitaria.