Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

sabato | 18-10-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Sport

Sfida tra le prime della classe, esodo amaranto. Bucchi: “Ravenna esperto e di valore. Voglia di giocarcela”

Alla vigilia del big match contro il Ravenna, in programma domenica alle 14.30 allo stadio “Bruno Benelli”, mister Cristian Bucchi ha parlato in conferenza stampa, analizzando il momento della squadra, le caratteristiche dell’avversario e lo stato di salute del gruppo. “Per noi è una settimana normale, ma è chiaro che il contesto esterno la rende speciale. I biglietti per i nostri tifosi sono andati esauriti in pochissimo tempo, segno che anche da parte loro ci sarà una cornice di pubblico importante. Si affrontano due squadre che stanno facendo un campionato straordinario: sarà una partita da godere al 100%, in primis da noi in campo. C’è grande voglia di giocarla”.

Il tecnico amaranto ha poi approfondito le qualità del Ravenna e il livello generale del girone:

“Affrontiamo una squadra che ha trovato molto presto l’equilibrio in questa categoria. Di solito le neopromosse impiegano tempo per adattarsi, ma quest’anno le nuove arrivate sono già pronte. Ravenna è una piazza importante e ha costruito una squadra esperta, con giocatori che hanno disputato tanti campionati. Credo non ci sia nemmeno un esordiente nella loro rosa. Questo dice molto sull’ossatura dello scorso anno e sugli innesti di valore. È una squadra strutturata, fisica, che interpreta bene le partite. Ci aspettiamo un avversario tosto”.

Sulla difficoltà del girone:

“Come ho sempre detto, in questo campionato non esistono partite facili. A volte le gare diventano semplici o complicatissime in base al nostro atteggiamento. Se facciamo quello che dobbiamo, sono convinto che giocheremo una grande partita e cercheremo di ottenere un risultato positivo”.

Interpellato sul modulo del Ravenna, Bucchi ha risposto:

“Il 3-5-2 è un sistema che abbiamo affrontato spesso. In questo girone, le squadre che giocano con il 4-3-3 sono poche: noi, Forlì, Pineto e Campobasso. Ma più che il modulo, oggi conta l’atteggiamento. Il calcio del 2025 è fatto di duelli, di uomo su uomo a tutto campo. Capire come attaccano e quali sono le loro fonti di gioco è fondamentale, così come trovare le soluzioni per colpirli”.

Aggiornamento sugli infortunati

“Dezi resterà fuori ancora per qualche settimana. Dopo un periodo di lavoro conservativo che non ha dato i risultati sperati, ha subito un intervento di pulizia al ginocchio. Contiamo di riaverlo in gruppo tra fine novembre e inizio dicembre. Arena è tornato ad allenarsi con la squadra dopo due settimane di lavoro differenziato: non è ancora al 100%, ma è convocabile. Ravasio lo stiamo monitorando con attenzione: il primo esame non era risolutivo, ci siamo presi qualche giorno per approfondire. Vedremo quanto ne avrà”.

Allenamenti e vicinanza alla città

“Ogni difficoltà va trasformata in un’occasione di crescita. Lamentele zero. Ci alleniamo su campi diversi, in orari diversi, e dobbiamo essere pronti a tutto. La cosa positiva è la vicinanza della gente: vedere tanti tifosi agli allenamenti è bello, è un bene. Io sono contrario alle porte chiuse, salvo rare eccezioni. La gente deve vedere il sacrificio quotidiano dei ragazzi, deve respirare la loro voglia di migliorarsi”.

Rientri e atteggiamento

“Emiliano ha capito gli errori commessi a Rimini e questo sarà un passo importante per la sua crescita. Sono contentissimo del gruppo: in sei mesi ho visto un’evoluzione tecnica, fisica e mentale. Emiliano non si è mai tirato indietro. Ha preso rimproveri quando serviva, carezze quando le meritava. E continuerà così perché è un grande giocatore, come il resto del gruppo . Ho una squadra forte, con testa forte. E da una squadra forte pretendo tanto, non solo a livello tecnico ma anche comportamentale. Se fosse stato un gruppo debole, sarei stato più morbido. Ma non lo è. E quindi mi aspetto tanto”.

Classifica e lotta al vertice

“Ravenna, Arezzo e Ascoli stanno facendo molto bene, ma siamo tutti lì, in un fazzoletto di punti. Questo dice che il campionato è equilibrato e che bisogna continuare a lavorare. Non dobbiamo guardare gli altri, ma pensare alle nostre prestazioni. Lo scontro diretto è importante, certo, ma non decisivo. Se ci distraiamo, rischiamo di perdere di vista ciò che conta davvero. Ci sono altre squadre che faranno il loro percorso, come la Ternana, e ci saranno sorprese. Noi dobbiamo pensare solo a noi”.

Struttura del centrocampo

“Guccione è il giocatore che recupera più palloni nella nostra squadra, eppure viene da un ruolo da trequartista. Spesso ci facciamo condizionare dalla struttura fisica: pensiamo che chi è grosso debba recuperare palloni, chi è veloce debba attaccare la profondità. Ma non è così. Il calcio moderno è diverso. Quando giocano Guccione, Iaccarino e Chierico, non manca equilibrio. Manca forse struttura, ma quella non è sinonimo di equilibrio. È una mentalità tutta italiana: vogliamo giocatori alti, grossi e veloci. Ma la struttura dà fisicità, non equilibrio”.