Nella capitale verrà deciso “se sospendere o meno il campionato in assenza di certezze economico-finanziarie e per la precarietà della governance del calcio italiano”.
“Siamo in un clima di totale incertezza e precarietà nel calcio italiano il quale ha l’esigenza che si convochi l’assemblea elettiva per dar vita a una nuova governance che superi il regime commissariale per un governo della Figc capace di traghettare verso una stagione di riforme non più rimandabile”, si legge nel comunicato diramato dalla Lega Pro al termine della riunione del Consiglio direttivo. “Ci vuole un sistema di regole che consentano di dare certezza e di avere rispetto per chi investe nel calcio, occorre avere risorse dai diritti tv della ex Melandri, in rispetto dei principi sanciti dalla legge”, evidenzia la terza lega del calcio italiano, che chiede infine “una riforma dei campionati e di una sostenibilità sostanziale e non di facciata o basata su semplici annunci propagandistici”.
“Il consiglio di Lega Pro di ieri, si legge ancora nella nota, ha infatti «preso atto dell’attuale situazione sulla base delle ammissioni decise dal commissario straordinario della Figc delle società Cavese, Imolese, e Juventus U23 al campionato di Serie C» e ha «provveduto all’integrazione dei gironi A-B-C e alla sentenza del Tribunale federale nazionale che ha ritenuto ripescabili i club di Catania, Novara, Robur Siena».